Expo, le mani della mafia sugli appalti: 11 arresti. "Agevolati i clan"

Expo, le mani della mafia sugli appalti: 11 arresti. "Agevolati i clan"
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Mercoledì 6 Luglio 2016, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 13:37
Undici persone, tra cui un avvocato, sono state arrestate stamani nell'ambito di un'inchiesta della Dda di Milano con al centro reati tributari, riciclaggio e associazione per delinquere con l'aggravante della finalità mafiosa. Agli arrestati erano riconducibili alcune aziende a cui erano stati affidati appalti per l'Expo.

Al centro dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Ilda Boccassini vi è il consorzio di cooperative Dominus Scarl, specializzato in allestimento di stand che aveva ricevuto da Fiera Milano il sub appalto di alcuni stand e lavori tra i quali il padiglione della Francia e della Guinea. Le società del consorzio, secondo le ipotesi degli inquirenti, sarebbero state intestate a prestanome di Giuseppe Nastasi, arrestato insieme al collaboratore Liborio Pace e al noto penalista messinese Danilo Tipo.

«Non sono individuate responsabilità penali in capo a Ente Fiera o a Expo». La ha precisato il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini oggi nella conferenza stampa con cui è stata illustrata l'operazione.

«Qua non c'è il tema che Expo non ha controllato, è Nolostand (società del gruppo Fiera Milano, ndr) che non ha controllato e questa non è un'indagine su Fiera Milano ma sul consorzio di Nastasi che si è infiltrato in Fiera, con la Fiera, che poi ha lavorato per Expo».
Così il pm di Milano Paolo Storari nella conferenza stampa sul blitz di stamani ha risposto ad una serie di domande. E a chi le chiedeva se le indagini non potessero avere tempi più rapidi, Boccassini ha risposto: «i tempi della Dda sono sempre rapidi».


 
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