Amministrative, scontro sul voto 'breve'. Parisi:
"Se l'affluenza sarà scarsa, colpa di Renzi"

Stefano Parisi e Giuseppe Sala
Stefano Parisi e Giuseppe Sala
di Simona Romanò
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Mercoledì 18 Maggio 2016, 09:33
Polemiche senza fine sul voto breve. Scontro fra il candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi e l'avversario del centrosinistra Giuseppe Sala dopo che il Consiglio dei ministri ha stabilito che si andrà alle urne solo domenica 5 giugno (eventuale ballottaggio il 19), bocciando così l'idea del ministro Angelino Alfano di lasciare aperti i seggi anche lunedì.

Sala non aveva gradito la proposta delle amministrative spalmate su due giorni. All'attacco Parisi, ieri all'incontro con i commercianti e i residenti di via Torino: «Il governo continua a fare campagna elettorale per Sala e sbaglia. Se avessimo una bassa affluenza alle urne tutti incolperebbero Renzi, perché ha posto una data veramente non adatta». È infatti la domenica del lungo ponte del 2 giugno, quando forse molti saranno fuori città. «L'ultima volta che si è votato a giugno, a Milano, è stata negli anni Settanta - ricorda Parisi - E' un peccato perché la democrazia ha bisogno di partecipazione».

Secca la replica dell'ex manager Expo, al mercato di via Fauchè: «Basta questa liturgia. Si vota una giornata in tutte le grandi capitali europee». Immediata la smentita di Parisi: «Forse Sala non sa. Di certo non si vota quando si sta in vacanza, ma in mezzo alla settimana oppure di domenica, purché nei mesi in cui le città sono attive». Il botta e risposta si sposta anche sul fronte delle alleanza, quando Sala si spinge a parlare di inciucio riferendosi al centrodestra che strizza l'occhio al Movimento Cinque Stelle: «Meglio andare sui contenuti. E comunque i grillini non cadranno nella trappola».

In realtà, il candidato pentastellato Gianluca Corrado ha già ribadito che «non sa quale sia il meno peggio fra i due manager». Sul voto breve, però, la pensa come Parisi e commenta: È la dimostrazione che non c'è interesse ad aumentare la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini».
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