Ylenia Carrisi, dichiarata "morte presunta":
scomparve il 31 dicembre 1994 negli Usa

Ylenia Carrisi, dichiarata "morte presunta": scomparve il 31 dicembre 1994 negli Usa
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Mercoledì 17 Dicembre 2014, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 10:06

BRINDISI - Un mistero lungo vent'anni, non privo di colpi di scena rivelatisi sempre falsi, chiuso ora formalmente da una sentenza: «Ylenia Carrisi è morta». Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale di Brindisi il primo dicembre scorso hanno dichiarato la morte «presunta» della ragazza che ha sì lo stesso effetto giuridico di quella accertata, ma che non serve a dare risposte ai tanti interrogativi sulle sorti della figlia di Al Bano e di Romina Power.

Ylenia scomparve il 31 dicembre del 1994 mentre era a New Orleans, negli Usa.

Aveva 24 anni e frequentava il King's College of London. Il guardiano dell'acquario Comunale della città statunitense disse di aver visto una donna che rispondeva all'identikit di Ylenia buttarsi nel fiume Mississippi. Ma nessun corpo è mai stato trovato, e anni di investigazioni non hanno condotto a nulla di più. È stato proprio Al Bano ad avviare alla fine del 2012 le procedure per la dichiarazione di morte. «È un atto dovuto» ha spiegato oggi il cantante di Cellino San Marco, un doloroso epilogo «chiesto dallo Stato» e necessario per «mettere a posto una serie di questioni formali» che solo la dichiarazione di morte presunta è in grado di sistemare, a partire dalla successione e dalle ripartizioni ereditarie che interessano il resto della famiglia. Quando due anni fa circa era stata pubblicata la notizia dell'avvio dell'iter con la formale richiesta di notizie a chiunque le avesse avute, Romina si era detta contraria. I rapporti tra i due ex coniugi erano allora molto tesi, non erano ancora maturi i tempi per una riconciliazione che poi effettivamente c'è stata, se non altro dal punto di vista artistico. Oggi l'atmosfera è diversa, ma Al Bano dribbla comunque la domanda su come la madre della ragazza possa aver reagito: «Sono una persona libera - dice - ognuno può pensarla come crede». Del resto nei quattro lustri trascorsi non v'è stata alcuna novità sostanziale che potesse sancire una vera riapertura del caso. Si sono rincorse voci di ogni tipo, percorse piste di vario genere, nel 2011 è perfino apparsa una notizia su un settimanale tedesco secondo cui Ylenia, che oggi avrebbe 44 anni, si trovava in un convento. Prassi vuole che trascorsi dieci anni, in assenza di novità si possa chiedere ai giudici competenti per territorio che di una persona scomparsa venga certificata la morte presunta. Lo ha fatto Al Bano, con l'avvocato Sandro Caforio. La prima pubblicazione risale al gennaio 2013, un riquadro su un giornale locale contenente il riepilogo di tutti i dati più importanti, incluso l'ultimo luogo di residenza di Ylenia: contrada Bosco, Cellino San Marco. Nelle scorse settimane c'è stata l'udienza dinanzi al Tribunale civile in composizione collegiale, poi la sentenza di morte presunta. Ma non si tratta un diktat irrevocabile. Gli effetti giuridici della dichiarazione cesserebbero nel caso in cui la persona in questione tornasse a dare qualche cenno della propria esistenza.

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