Veterinario ucciso, in carcere il giovane assistente: "Una rapina finita male" -Foto

Veterinario ucciso, in carcere il giovane assistente: "Una rapina finita male"
Veterinario ucciso, in carcere il giovane assistente: "Una rapina finita male"
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Lunedì 22 Maggio 2017, 08:44 - Ultimo aggiornamento: 09:17

Avrebbe fatto tutto da solo Valerio Andreucci il giovane ascolano fermato stamani per l'omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, ammazzato a coltellate ieri mattina a Osimo, durante un viaggio di lavoro intrapreso insieme all'assistente a bordo di un'ambulanza veterinaria.

Dopo il delitto, sul movente del quale trapelano ancora poche indiscrezioni, Andreucci avrebbe inventato l'assalto di un commando di 4 rapinatori lungo la via Chiaravallese.

«Io sono riuscito a mettermi in salvo» aveva raccontato ai familiari al telefono, chiedendo che andassero a prenderlo. Poi il lungo interrogatorio notturno, mentre i carabinieri raccoglievano elementi che hanno indotto il pm a disporre il fermo per gravi e concordanti indizi di colpevolezza.






COLLABORATORE IN STATO DI FERMO È in stato di fermo per omicidio il collaboratore del veterinario Olindo Pinciaroli, trovato morto ieri mattina nelle campagne di Osimo, con varie coltellate sul corpo. Il pm Marco Pucilli ha interrogato il giovane ascolano, 23 anni, per tutta la notte, disponendo poi il provvedimento di fermo, eseguito stamani dai carabinieri. L'indagato è stato portato nel carcere di Montacuto; aveva sostenuto la tesi di un'aggressione per rapina da parte di 4 sconosciuti.

Pinciaroli, di Montelupone (Macerata), era molto noto nelle Marche per aver organizzato anche rassegne di agricoltura e allevamento. Il suo assistente, che si trova nella caserma dei carabinieri a Osimo, dove viene sentito dal magistrato di turno, ha parlato di una rapina finita nel sangue ad opera di quattro sconosciuti, ma gli investigatori stanno cercando di appurare la veridicità del suo racconto con riscontri esterni. 

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