Terremoto, 28 mila sfollati: saranno spostati negli hotel sulla costa

Terremoto, 28 mila sfollati: saranno spostati negli hotel sulla costa
di Flavia Scicchitano
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Lunedì 31 Ottobre 2016, 08:45
Di nuovo una scossa. Più violenta di prima. Sempre nel centro Italia. La terra trema ancora alle 7,40 di mattina con una magnitudo di 6,5, a una profondità di 10 chilometri, con epicentro tra Marche e Umbria. La stessa zona già colpita il 24 agosto e il 26 ottobre.

Sono oltre cento i Comuni nelle Marche che hanno segnalato crolli. Decine di migliaia gli sfollati. Ma nonostante tutto la tragedia è stata evitata. Il terremoto che ieri ha devastato ancora il Centro Italia non ha fatto vittime: il bilancio è di una ventina di feriti. Dopo le scosse degli ultimi giorni nessuno infatti dorme più in casa, chi ha trovato rifugio da parenti o amici, chi passa le notti in auto.

Ma il numero degli sfollati è salito: 25mila nelle Marche e 3 mila a Norcia, in Umbria. «Il numero è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma - commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli - E' variabile, dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone». Per gli sfollati dai 40 comuni appenninici colpiti si prepara un esodo epocale sulla costa: «L'assistenza deve continuare in direzione di portare le persone sulla costa - ha chiarito il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio - al momento non ci sono possibilità di assistenza in loco».

Li distribuiranno sui 150 km della costa marchigiana. E ci resteranno almeno fino ad aprile. Una migrazione epocale dolorosa e imprevista, il più possibile vicino ad abitazioni, aziende, campi, stalle. Migliaia di persone troveranno sistemazione tra il mare e le colline.

Dal Conero a Porto S. Giorgio, la zona marina più vicina alla zona devastata. Ma sono pronti anche gli albergatori di Marotta e Senigallia con mille posti letto. In preallarme anche le strutture ricettive fino a Gabicce.
I sindaci stanno evacuando i paesi devastati, pullman partono per i ricoveri di Porto Racanati o Porto S. Elpidio, dove da qualche giorno è operativa l'Unità della Protezione civile dedicata alla sistemazione degli sfollati e dei soccorritori.
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