I bambini italiani si stanno “ammalando” di smog. È un vero e proprio allarme quello lanciato dalla Sip Società Italiana Pediatria. Negli ultimi due mesi, anche i bimbi più piccoli, si è registrato un picco di emergenze respiratorie, misurato dal consistente aumento di accessi nei pronto soccorso pediatrici, pari ad almeno il 25% in più rispetto allo scorso anno.
A fornire numeri e stime è Giovanni Corsello, presidente Sip che, a margine di un incontro sul ruolo dei probiotici contro le allergie, ha sottolineato la crescita di patologie respiratorie nei giovanissimi. Si tratta, ha spiegato, «di casi di iper-reattività delle mucose respiratorie agli inquinanti dell'aria, che portano anche a urgenze respiratorie. Ciò soprattutto in bambini in qualche modo predisposti ma anche nei primi anni di vita. Casi in aumento, legati proprio all'emergenza smog in molte città e che anche noi pediatri stiamo osservando nell'ultimo periodo».
Una sorta di allergia all’inquinamento dunque, che colpisce in modo evidente i più giovani ma non risparmia gli adulti. Le manifestazioni sono, perlopiù, «crisi di broncospasmo o laringospasmo». La cura? «Far sostare i bimbi il meno possibile vicino a siti industriali ma anche in centro città».
«Nessuno ha la bacchetta magica - rintuzza il ministro dell’Ambiente Galletti -. C'è un’emergenza climatica e il 2014-2015 sono stati gli anni più caldi da quando registriamo le temperature, non solo in Italia ma in tutto il pianeta. Nonostante questo - ha aggiunto a stemperare i toni - la situazione delle polveri sottili è migliorata».
Lo smog, però, complice il clima anomalo, continua a tenere sotto scacco il Belpaese. Una tregua meteo, con conseguente dispersione delle polveri sottili, è prevista per oggi e, nuovamente, nel fine settimana. Nella speranza che almeno la pioggia “guarisca” gli italiani.
+++++ALLARME #SMOG+++++Boom di #bimbi in ospedale: +25% di emergenze respiratorie.I pediatri: "Non portateli nel centro delle città" Pubblicato da Leggo - Il sito ufficiale su Martedì 2 febbraio 2016