Scuola, oltre il 97% dei prof accetta la cattedra.
Giannini: "Soddisfatto per risultato assunzioni"

Scuola, oltre il 97% dei prof accetta la cattedra. Giannini: "Soddisfatto per risultato assunzioni"
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Sabato 12 Settembre 2015, 14:50 - Ultimo aggiornamento: 19:45
ROMA - Sono 8.532 le cattedre assegnate, su 8.776 a disposizione, nella fase B del piano straordinario di assunzioni previsto dalla Buona Scuola. Solo 244 professori precari hanno detto "no" al posto fisso (52 hanno esplicitamente rinunciato e 192 non hanno risposto). Dunque, oltre il 97% dei docenti ha accettato.

I docenti hanno avuto tempo fino alla mezzanotte di ieri per accettare la cattedra. In 8.532 hanno detto sì, oltre il 97%. In 52 hanno rinunciato esplicitamente, 192 non hanno risposto e, dunque, in base alla legge 107, risultano anch'essi rinunciatari.



Giannini, soddisfatti per risultato piano assunzioni - "Siamo soddisfatti, il piano straordinario di assunzioni va avanti. Stiamo dando alla scuola i docenti di cui ha bisogno per garantire ai nostri studenti un'offerta più ricca che risponda ai loro bisogni formativi e guardi al futuro". Così commenta il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini l'accettazione da parte dei docenti precari della cattedra a tempo indeterminato.



Ma per i sindacati della scuola, oggi in assemblea con le Rsu a Roma, il piano di assunzioni della «Buona scuola» è da bocciare in toto. Non chiamate i prof «choosy», mette in guardia il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, citando una dichiarazione dell'allora ministro Elsa Fornero, che aveva invitato i giovani in cerca di lavoro a non essere «choosy», schizzinosi.
Gli insegnanti precari, sottolinea oggi Turi, «non sono viziati. Non si dica che non c'è volontà e disponibilità a spostarsi». Si sappia piuttosto che «chi ha accettato la proposta di assunzione, anche lontano da casa è stato costretto a farlo. Se dici no, sei fuori dalle graduatorie. Coloro che finora hanno rinunciato sono fuori dal lavoro da anni». Il pomo della discordia, che aveva sollevato le polemiche durante la fase B del piano di assunzioni, era stato l'obbligo, da parte dei precari che si candidavano a un posto fisso, di elencare in ordine di preferenza tutte le province italiane quali possibili sedi di lavoro. Una volta ricevuta la proposta di assunzione da parte del Ministero, qualunque fosse stata la destinazione, i docenti che non avrebbero accettato sarebbero decaduti dalla graduatoria di appartenenza. Circa 7 mila docenti dei 9 mila convocati in questa fase ora dovranno fare le valige e il grosso degli spostamenti avverrà da Sud-Isole a Nord-Centro. Alcuni docenti sardi del comitato Valige del 10 agosto domenica assisteranno all'Angelus del Papa in Piazza San Pietro: un ennesimo sos lanciato dai docenti precari, che dopo anni di precariato chiedono di poter lavorare senza allontanarsi dalle famiglie per problemi economici e - come affermano gli stessi docenti - per indisponibilità dei voli.
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