Se si vuole acquistare un buon extravergine italiano bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. È quanto afferma la Coldiretti che, in riferimento alla maxi inchiesta condotta dal procuratore di Torino, Raffaele Guariniello, sottolinea che peraltro che il valore aumenta a seconda delle diverse provenienze territoriali.
Il consiglio della Coldiretti è anche quello di guardare la scadenza e preferire l'extravergine nuovo guardando l'annata di produzione che molti indicano volontariamente in etichetta.
Quest'anno invece - precisa Coldiretti - il raccolto in Italia è buono, con un aumento stimato in oltre il 30 per cento della produzione di olio rispetto al 2014, con una qualità ottima per l'andamento climatico favorevole. Rispetto allo scorso anno, uno dei più neri della storia dell'olivicoltura italiana, la produzione 2015 dovrebbe risalire a circa 400mila tonnellate, pur rimanendo sotto la media storica (intorno alle 500mila tonnellate).
In compenso - rileva Coldiretti - la qualità delle olive è ottima grazie anche al caldo che ha limitato gli attacchi della mosca olearia. «L'Italia deve difendere il proprio patrimonio in un settore strategico del Made in Italy con circa 250 milioni di piante su 1,2 milioni di ettari coltivati, con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro e con un impiego di manodopera per 50 milioni», ha concluso il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.
Scandalo #olio extravergine: come riconoscere quello tarocco
Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Mercoledì 11 novembre 2015