Rigopiano, si scava ancora: altre due vittime, un disperso in più

Rigopiano, si scava ancora: altre due vittime, un disperso in più
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Lunedì 23 Gennaio 2017, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 08:56
Si continua a scavare a Rigopiano sopra i resti del'hotel travolto mercoledì scorso da una valanga. Il bilancio della sciagura è al momento di 11 sopravvissuti, 7 vittime accertate (due ancora da identificare) e ancora 24 dispersi. 

Tra la neve della valanga e le macerie dell'hotel i soccorritori hanno trovato domenica la sesta vittima, un uomo ancora da identificare, e individuato ma non ancora recuperato un altro morto. Le autorità hanno poi aggiornato il numero dei dispersi: c'è anche un giovane senegalese che lavorava nel resort. Le persone da individuare sono dunque 24 e le speranze di rivederle vive si assottigliano, anche se gli uomini impegnati nelle ricerche non demordono. «Chi lavora in quelle condizioni - ha sottolineato il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio - lavora come se ci fossero da recuperare persone vive. La speranza c'è sempre, perché quegli eventi possono aver dato luogo a situazioni molto particolari».

 
 


Le operazioni sono proseguite incessanti nonostante la nebbia e la pioggia che indurisce la neve. Due i fronti dell'enorme valanga - che ha sprigionato una forza pari a quattromila tir a pieno carico che piombano tutti insieme su un edificio - sui quali si sta lavorando: da un lato i vigili del fuoco avanzano dentro l'albergo sul percorso che ha permesso di trovare nove superstiti, con la difficoltà di aprire varchi attraverso muri molto spessi e cercare di raggiungere le altre stanze dell'hotel; intanto si lavora sul muro di neve all'esterno per aprire altri varchi sul lato opposto della struttura, nel tentativo di raggiungere e ispezionare più rapidamente i locali travolti dalla valanga.

«Siamo lavorando - ha spiegato Paolo Molinari, del Dipartimento della Protezione Civile - per realizzare delle trincee e consentire così di intervenire anche dai lati della valanga. Per garantire la sicurezza dei soccorritori, inoltre, sono stati piazzati strumenti per monitorare l'eventuale attivazione di nuove valanghe sul versante sovrastante l'hotel. Si tratta di un radar di origine svizzera collegato a due sirene: una simulazione al computer ha calcolato dislivello, pendenza e tipo di neve elaborando un modello secondo il quale il sistema darebbe un preavviso di 50-55 secondi prima della valanga.

Al di là di ogni sforzo e di ogni precauzione, quella dei soccorritori - che anche il Papa ha spronato ad andare avanti - resta comunque una corsa contro il tempo, perché ogni ora che passa si affievoliscono le possibilità di trovare persone in vita. Le previsioni, inoltre, continuano ad essere pessime: domani e dopodomani è prevista ancora pioggia e, ai 1.200 metri dell'hotel, neve. Una situazione che potrebbe aggravare una situazione già molto compromessa.


 
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