Pa, per i concorsi niente più voto minimo di laurea.
Via i dirigenti condannati dalla corte dei conti

Pa, per i concorsi niente più voto minimo di laurea. Via i dirigenti condannati dalla corte dei conti
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Giovedì 16 Luglio 2015, 22:35 - Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 13:10
ROMA - Soppressione del requisito del voto minimo di laurea per la partecipazione ai concorsi per l'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni". Lo prevede un emendamento Pd, come riformulato, alla delega di riforma della P.A. Emendamento appena approvato dall'Aula della Camera. Con una proposta di modifica targata M5S, invece, l’assemblea ha sancito la revoca o il divieto dell’incarico ai dirigenti in settori esposti al rischio corruzione, quando c’è una condanna (anche non definitiva) da parte della Corte dei conti al risarcimento del danno erariale per condotte dolose.



Nel dettaglio l’emendamento sulla dirigenza pubblica, con primo firmatario il deputato M5s Riccardo Nuti, inserisce nella delega la «previsione di ipotesi di revoca dell’incarico e di divieto di rinnovo o di conferimento di incarichi in settori sensibili ed esposti al rischio di corruzione in presenza di condanna, anche non definitiva, al risarcimento del danno erariale per condotte dolose da parte della Corte dei Conti».
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