Morto Casaleggio, uomo schivo a metà tra Orwell e Blade Runner -di Alessandra Severini

Gianroberto Casaleggio
Gianroberto Casaleggio
di Alessandra Severini
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Martedì 12 Aprile 2016, 15:20
Un guru, un visionario, un utopista. Tante definizioni per Gianroberto Casaleggio, oscuro progettista software alla Olivetti negli anni ‘70, poi imprenditore con la WebEgg, società di consulenza e comunicazione per grandi aziende. Diventa noto solo dopo il 2005 quando incontra Beppe Grillo, crea sul web il blog per raccogliere i fan degli spettacoli del comico genovese e pubblica i suoi libri. Un incontro che cambia la vita di entrambi. Nel 2009 nasce il Movimento 5 stelle. Lui, schivo e solitario, lascia però al comico la ribalta dei palchi e preferisce restare dietro le quinte. Ma è lui, ancora più di Grillo, il vero ideatore del Movimento che ha sparigliato il quadro politico italiano.
 

Era convinto Casaleggio che la democrazia, quella vera, potesse arrivare grazie al web, questa terra sconfinata che apriva praterie alla partecipazione e al potere di vigilanza dei cittadini. Una fiducia incondizionata nella forza della Rete che racconta nel documentario Gaia, in cui immagina il futuro dell’umanità nel prossimo secolo. Un misto fra Orwell e Blade Runner, in cui tutti gli esseri umani vivono e comunicano all’interno di un network digitale. Un mondo dove “uno vale uno”, la frase che si farà slogan del Movimento e che affascinerà militanti e attirerà polemiche. Lui che teorizzava trasparenza è rimasto un personaggio sempre avvolto dal mistero, ma quei pochi che lo hanno conosciuto da vicino lo raccontano umile e modesto.  

 
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