Nel provvedimento, il gip Riccardo Leonetti individua come esigenze cautelari che giustificano la detenzione, il pericolo di fuga e la reiterazione del reato. Il giudice, inoltre, nell'evidenziare la gravità dei fatti contestati, sottolinea - a quanto si apprende - la circostanza che nessuno dei due minorenni si è pentito e che ci sarebbero ancora alcuni aspetti poco chiari della vicenda, relativi per esempio a presunti contatti telefonici cancellati dai due ragazzi dopo i fatti.
Il gip non tralascia gli aspetti relativi alla personalità dei due minorenni, di fatto nullafacenti e non impegnati nello studio. Le indagini dei Carabinieri, coordinati dal pm Carla Spagnuolo, sono comunque ancora in corso soprattutto per individuare l'esatto movente del gesto, inizialmente ritenuto riconducibile ad un tentativo di rapina. I due ragazzi dopo aver incrociato i due anziani in un bar della città, li avevano seguiti sulla scogliera. Hanno poi raccontato al giudice di aver agito per fare uno scherzo, «un bagno fuori stagione» e non per derubarli.