Mario Vece, l'artificiere ferito da una bomba: dovrà pagare le cure di tasca propria

Mario Vece
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Lunedì 9 Gennaio 2017, 19:45
Una notte di Capodanno che Mario Vece, un artificiere della polizia di 39 anni, ricorderà per sempre: mentre cercava di disinnescare un ordigno esplosivo che qualcuno aveva collocato sulla vetrina della libreria Bergello, vicina all'associazione di estrema destra CasaPound, ha perso la mano sisnistra e rischia anche di perdere l'occhio destro.

Le beffa ulteriore? Quando sarà dimesso, Vece dovrà pagarsi anche le spese mediche di tasca sua, come ad esempio, l'acquisto di eventuali protesi e un lungo iter di riabilitazione. A parlare della situazione alquanto surreale, è stato il sindacato di polizia Siulp, nel corso di una conferenza stampa.

"Per un poliziotto che si infortuna in servizio non è prevista nessuna polizza assicurativa - ha commentato Antonio Lanzilli, segretario generale del Siulp di Firenze - e per questo abbiamo deciso, in accordo con la moglie del collega, di aprire una sottoscrizione bancaria. Chiederemo poi al Governo di introdurne una nel contratto delle forze dell'ordine".

Il conto è stato chiamato 'Per Mario' ed è aperto nella filiale della banca Unicredit di viale Redi, a Firenze, iban IT38B0200802829000104589397.

"La nostra iniziativa è anche una risposta - ha continuato Lanzilli - alle centinaia di colleghi, cittadini e aziende che ci hanno chiesto di poter dare aiuto".
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