PERUGIA - La Perugina-Nestlè la licenzia per un post su Facebook e il suo diventa un caso nazionale. Cisl e Uil hanno denunciato in Umbria la vicenda di Marilena Petruccioli, a cui oggi è arrivata la notizia del licenziamento.
Secondo quanto riferisce il segretario generale della Fai-Cisl Umbria, Dario Bruschi però, il post «era su un fatto accaduto in un'altra azienda, ma probabilmente una serie di circostanze ha portato a ritenere che facesse invece riferimento alla Perugina-Nestlè».
La dipendente licenziata «per giusta causa» è Marilena Petruccioli, lavoratrice dal 1996, componente della rsu Fai-Cisl aziendale e categoria protetta per una forma di invalidità riportata in seguito ad un infortunio sul lavoro avvenuto nel 1997 proprio alla Perugina.
La Cisl quindi, «a tutti i livelli», da oggi è impegnata a «sanare legalmente questo clamoroso autogol della Nestlè»: nei prossimi giorni, si terranno assemblee, già previste, alla presenza di coordinatori nazionali, nel corso delle quali verrà affrontata anche questa vicenda e il sindacato «porterà avanti forme di lotta in difesa e in solidarietà nei confronti della dipendente licenziata». Episodi analoghi si erano già verificati in passato in Italia: tra i più recenti l'episodio accaduto nei mesi scorsi in provincia di Torino, dove un dipendente di una società di servizi di contact center era stato licenziato dopo essersi sfogato contro i datori di lavoro sul proprio profilo Facebook.
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