In Islanda gli adolescenti non si sballano più:
il "metodo" viene esportato in Calabria

In Islanda gli adolescenti non si sballano più: il "metodo" viene esportato in Calabria
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Venerdì 27 Gennaio 2017, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 11:56
Dall'Islanda alla Calabria per combattere, e battere, droga e alcol. Nel 1997 l'isola dei geyser era al primo posto in Europa per gli abusi di sostanze da parte dei giovanissimi. In soli venti anni è riuscita in un’impresa titanica di liberarli da queste dipendenze. Una specie di miracolo se si considera che gli adolescenti abituati alle sbronze sono passati dal 48% nel 1998 al 5% nel 2016. In pratica, non solo si sono scrollati di dosso il record che li vedeva tra i più pesanti consumatori di alcol e droga in Europa, ma oggi sono gli adolescenti più ‘puliti’ in assoluto, come riporta uno studio pubblicato da Mosaic Science.

Come si è arrivati a un simile risultato? Con il giusto mix di divieti, un coinvolgimento totale nelle attività sportive e creative, uno stretto rapporto tra genitori e scuola e perfino un coprifuoco.


Al programma pilota, ribattezzato Youth in Iceland, partecipano - come riporta "Repubblica" di venerdì 27 gennaio - da un anno in Italia i quindicenni di Santa Severina, piccolo borgo della Calabria in provincia di Crotone. Gli adolescenti sono impegnati in diverse attività, in particolar modo quelle sportive, o in famiglia. Il programma mira a sensibilizzare anche le famiglie e le amministrazioni locali perché facciano rispettare il divieto di uscire di casa dopo le 22 nel periodo scolastico e dopo la mezzanotte durante l'estate. Una sorta di "coprifuoco islandese" per replicare quel miracolo dell'isola nordeuropea anche in questo angolo di Calabria dove il 28% dei ragazzi incontra l'alcol a 14 anni e il 63% si è ubriacato almeno una volta.

L'Italia secondo l’ultimo rapporto del Centro europeo per il monitoraggio della dipendenza dalle droghe, è il Paese dell’Ue dove più ragazzi di età compresa tra i 15 e i 16 anni fumano. Il dato si aggira attorno al 37% contro il 21% della media europea, mentre il 21% degli adolescenti consuma alcol in modo eccessivo. Tuttavia, nonostante sia nata una vera e propria organizzazione che si propone di fare da consulente a città, municipalità e Paesi esteri, la ricetta non sembra piacere oltre i confini islandesi. 
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