Ischia, non c'è pace per il 25enne annegato:
il corpo è scomparso di nuovo sul fondale

Ischia, non c'è pace per il 25enne annegato: il corpo è scomparso di nuovo sul fondale
di Massimo Zivelli
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Sabato 16 Agosto 2014, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 10:23

ISCHIA - ​Il corpo di Filippo, scomparso di nuovo nel mare di Forio. Lungo quel tratto di spiaggia dove un ammasso enorme di alghe, la presenza di scogli e scogliere ed il fondale sabbioso in continuo sommovimento a causa delle forti correnti e del moto ondoso, rendono difficili le operazioni di ricerca. Passano le ore ed assume toni sempre più drammatici la vicenda del recupero in mare di Filippo Vinaccio, il venticinquenne del Vomero, annegato ieri a poche decine di metri dalla spiaggia di San Francesco a Forio a seguito del ribaltamento della pilotina sulla quale viaggiava assieme ad altri tre giovani napoletani. “E’ stato trovato. Non è stato trovato”. Le notizie ufficiali – discordanti fra loro - si sono accavallate nel corso dell’intera mattinata, fin dalle prime luci dell’alba, quando sono riprese le ricerche del corpo dello sfortunato giovane. Ricerche che erano state interrotte intorno alle 19:00 di ieri per mancanza di visibilità nel tratto di mare in cui è avvenuto l’incidente.

E’ da 12 ore che le notizie di avvistamento del cadavere di Filippo si accavallano alle smentite. Sul posto le ricerche vengono condotte da guardia costiera, carabinieri, polizia e vigili del fuoco. A fare la sintesi di queste ultime ore e chiarezza sulle notizie (poi rettificate) provenienti dai vari reparti impegnati nell’azione di ricerca, è dovuto intervenire pochi minuti fa, il comandante della guardia costiera di Ischia, tenente di vascello Raffaele Muscariello. “La prima segnalazione c’era stata ieri sera ed era stata diramata dall’elicottero. L’equipaggio del mezzo riteneva di aver individuato dall’alto la sagoma del corpo del giovane immediatamente a ridosso della scogliera, sul lato frangiflutto.

Poi abbiamo dovuto sospendere le ricerche a causa di condizioni di scarsa visibilità sott’acqua. Stamane per ben due volte, sia dalle unità navali impegnati nel tratto di mare nel quale riteniamo posso trovarsi il cadavere, sia dai sommozzatori erano giunte altre segnalazioni di possibile ritrovamento. In realtà non solo le condizioni di moto ondoso e le forti correnti della zona mettono in difficoltà l’opera di perlustrazione dei soccorritori, ma anche enormi banchi di alghe, la tempesta di sabbia che si solleva continuamente dal fondale e la presenza di scogli e scogliere, stanno rendendo più difficile del previsto ogni ricerca”. Alle 11:00 le unità navali sono state fatte rientrare nel porto di Forio.