Violenza sulle donne, gli uomini in cura nei centri
si giustificano: "Sono qui perché mi ha denunciato"

Sara, Michela e Federica, uccise dagli ex
Sara, Michela e Federica, uccise dagli ex
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Giugno 2016, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 11:45

ROMA - Ogni giorno sembrano moltiplicarsi i casi di donne maltrattate e uccise dagli uomini. L'assassino non è uno sconosciuto, ma è quasi sempre il compagno con il quale le vittime avevano scelto di vivere parte della loro vita, amori malati che non hanno superato la fine e il rifiuto. Un "bollettino di guerra" al quale siamo sempre più abituati. Sara, Michela, Federica e Alessandra sono solo le ultime tra tutte quelle donne che hanno perso la vita per mano del proprio ex. Tanti i casi di uomini inconsapevoli del male che fanno a chi dicono di amare. Molti sono in cura nei vari istituti sparsi per l'Italia.

UNA STORIA COME TANTE La Stampa riporta l'intervista a un uomo che è stato denunciato perché la moglie è finita al pronto soccorso. Andrea, nome di fantasia, è in cura presso un centro di aiuto, ma non si rende conto di quello che ha fatto perché dice: "Io non ho ammazzato nessuno. Io l’ho solo strattonata, spinta, certo questo lo facevo". L'avvocato gli consiglia di dire di voler cambiare e contenere la rabbia, ma lui non può fare a meno di giustificarsi: "Io non ammettevo che lei uscisse con le amiche, diventavo pazzo. Immaginavo che parlassero di altri uomini, che lei venisse spinta a tradirmi. E quando scoprivo che aveva visto la sua migliore amica senza dirmelo, impazzivo. Non sopportavo il timbro della sua voce che si giustificava. E dovevo spaccare qualcosa, ma lei al massimo l’ho spinta. Non ho alzato le mani... Un anno fa lei è andata al pronto soccorso e ha detto che quella ecchimosi alla tempia se l’era fatta cadendo durante una nostra lite ed eccomi qui". In realtà spingere è come alzare le mani, ma lui non lo concepisce e non ammette neanche di aver fatto violenza psicologica facendola sentire una "nullità". "Le contavo i soldi nel portafogli... Volevo sapere come li aveva spesi". Andrea è inconsapevole, ma è certo di voler tornare insieme a sua moglie: "Spero tanto che mi perdoni". 

I DATI DELLA VIOLENZA Secondo i dati raccolti dall’Istat le regioni dove gli uomini sembrano più violenti sono quelle del centro Italia, ma il primato spetta alla Liguria.   
'Relive' è la prima associazione nazionale italiana che riunisce nove centri per uomini maltrattanti. Circa l’85 per cento degli utenti arriva volontariamente, ma alcuni sono costretti in seguito a una denuncia. Portare a termine un percorso non è facile anche perché la maggior parte abbandona le cure perché non accetta il cambiamento. Le donne, inoltre, perdonano il compagno e tutto torna come prima. Ci sono anche giovani che chiedono aiuto spontaneamente, come rivela la psicoterapeuta Alessandra Pauncz, fondatrice del primo centro per uomini violenti, il Cam di Firenze.
"Si tratta di ragazzi che non riescono a tenere il confronto con le loro fidanzate, e che non sanno quello che fanno". 

© RIPRODUZIONE RISERVATA