Anche se il ritrovamento si è verificato al di fuori della vasta area di ricerca di 120 mila kmq nell'Oceano Indiano orientale, che da allora impegna massicce operazioni internazionali con aerei, navi specializzate e veicoli sottomarini. Secondo il commissario dell'Australian Transport Safety Bureau, Marin Dolan, il rottame, spinto dalle correnti, potrebbe aver percorso migliaia di chilometri. Il Boeing 777 del volo MH370 Kuala Lumpur-Pechino, è scomparso mentre volava in direzione opposta alla sua rotta iniziale.
«Se venisse accertato che il rottame è parte dell'aereo scomparso, ciò non sarebbe in contraddizione con la nostra attuale area di ricerca. È possibile che abia derivato fino a raggiungere quell'isola. È quindi improbabile che questo cambi i nostri piani di ricerca», ha aggiunto.
Investigatori francesi, australiani e malaysiani hanno già avviato indagini per verificare se il rottame, definito in condizioni piuttosto buone, sia parte dell'aereo scomparso. «Dovremo esaminare in dettaglio le dimensioni e la forma e cercare eventuali segni di identificazione come numeri delle parti o numeri di serie», ha detto ancora Dolan. «Entro pochi giorni, dovremmo avere delle risposte definitive».