"Valentina era una ragazza speciale, solare
e sorridente. Ginevra le piaceva tantissimo"

Valentina Tarallo
Valentina Tarallo
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Martedì 12 Aprile 2016, 21:21
«Valentina era una ragazza speciale, sono cresciuta con lei e il solo pensiero di non poterla più rivedere mi fa venire i brividi». È scossa Cristiana, una amica di Valentina Tarallo, la giovane ricercatrice torinese uccisa a Ginevra in una rapina. «Lo scorso weekend era tornata a casa - racconta - ma era ripartita subito per proseguire quel lavoro che l'aveva portata lontano ma che tanto le piaceva».

Il padre della ragazza, Generoso, è un dipendente del Comune di Torino in pensione, la madre Mattea una insegnante. Nella loro casa a La Loggia, nel Torinese, sono molte le persone che si presentano per esprimere dolore e sgomento per la grave perdita. Valentina si era trasferta a Ginevra dopo la laurea. I vicini di casa la ricordano come una ragazza «solare, sempre sorridente».
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