Sesso gratis con sconosciute che vogliono figli:
La doppia vita di Joe, padre di tre figli

Kyle Gordy
Kyle Gordy
di Federica Macagnone
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Sabato 15 Novembre 2014, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 10:05

NEW YORK - "Joe" è sposato, ha tre figli adolescenti, è un imprenditore di successo nell'ambito di Internet e, quando può, va in giro per fare sesso in gran segreto con le donne offrendosi come "donatore gratuito di sperma". Joe non rivela la sua vera identità per paura che sua moglie lo scopra: la sua vita è sdoppiata tra il ruolo di un normale "Clark Kent" in famiglia e quello di "Superman" con le donne che vogliono una inseminazione naturale: in sette anni di "carriera" stima di aver procreato oltre 30 bambini.

Joe, in ogni caso, è solo un tassello di un trend in crescita: quello delle donne che hanno problemi di varia natura nel restare incinte e che vogliono avere una gravidanza senza dover affrontare i costi richiesti dalle tradizionali banche del seme.

I donatori che offrono i loro servizi su internet gratuitamente vengono contattati da donne che vogliono diventare madri in modo naturale, nella convinzione che avere rapporti sessuali sia il metodo più efficace per concepire.

Dopo l'incontro on-line e dopo una valutazione della situazione, Joe provvede a volte a spedire il suo sperma per una classica fecondazione artificiale, oppure si organizza per incontrare l'interessata e donare il seme direttamente tramite un rapporto sessuale. Parlando con ABC News 20/20, ha detto di essere andato a letto con più di 100 donne a questo scopo, ma sostiene di essere selettivo. «Io non accetto rapporti sessuali quando non c'è possibilità di gravidanza» ha dichiarato, senza però spiegare esattamente come faccia a distinguere un caso dall'altro.

Confermando che la moglie e i figli sono all'oscuro di tutto, Joe dice che sta realizzando i suoi sogni attraverso l'inseminazione naturale. «Da un lato ho una vita normale da Clark Kent - dice - Poi, ho una vita da Superman. Molta gente sogna di avere milioni di dollari in banca, altri come me, invece desiderano avere decine di bambini. In questo modo posso avere quanti figli voglio, senza chiedere a una donna sola di dare alla luce 30 bambini: quella sarebbe una cosa irragionevole».

Rispondendo a chi gli chiede quando si fermerà e qual è il suo obiettivo, Joe sembra puntare in alto. «L'Organizzazione mondiale della sanità ha detto che posso arrivare fino a 2.500, ma non credo che accadrà nella mia vita. Gli altri donatori che conosco e che hanno un sacco di bambini sono intorno ai 100 figli».

Un altro donatore di sperma libero, che invece ha accettato di essere identificato, è Kyle Gordy, ha 23 anni ed è di Los Angeles. Attualmente sta studiando per laurearsi in contabilità e, come Joe, offre alle donne la possibilità di rimanere incinta facendo sesso con lui, dichiarando di non essere in cerca di rapporti sessuali, ma di volerle semplicemente aiutare ad avere un bambino.

«Io non mi drogo, non fumo, non bevo e non prendo caffè. Mangio solo cibo che fa bene allo sperma: grano, riso integrale, frutta e verdura - ha detto Gordy a ABC News, magnificando il suo albero genealogico e i suoi geni - Entrambi i miei fratelli sono ingegneri. Mio nonno era uno scienziato». Sulla sua pagina di Facebook in cui si pubblicizza come donatore di sperma, Gordy ha pubblicato le immagini di se stesso adesso e di quando era bambino insieme al suo quoziente d'intelligenza.

Fino a oggi, Gordy ha generato un figlio. Ora una donna di 44 anni, Serena, si è rivolta a lui per essere inseminata naturalmente. «Ho sempre desiderato un figlio, fin da quando ero una bambina - ha detto Serena - Poi, però, spesso la carriera prende il sopravvento e ci si ritrova all'improvviso a 40 anni senza aver combinato nulla». Senza contare l'aspetto economico. Serena ha detto che non era in grado di affrontare i costi delle banche dello sperma, visto che si arriva a mille dollari per un flaconcino. Dopo aver cercato una soluzione su internet, ha deciso di affidarsi a un donatore di sperma gratuito e alla fecondazione naturale. «Ho capito che forse non c'è un'altra alternativa per me - dice Serena - Il mio orologio biologico mi avverte ogni giorno con maggiore insistenza che se voglio avere un figlio il tempo stringe».