Polonia, morto l'ex presidente Jaruzelski: dichiarò lo stato di guerra contro Solidarnosc

Il generale Wojciech Jaruzelski
Il generale Wojciech Jaruzelski
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Domenica 25 Maggio 2014, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 12:37
morto oggi a Varsavia a 90 anni il generale Wojciech Jaruzelski, che il 13 dicembre 1981 decret lo stato di guerra in Polonia contro il sindacato Solidarnosc di Lech Walesa.

Dopo la svolta democratica del paese nel 1989 Jaruzelski fu il primo presidente (dal 1989 al 1990). L'ex generale veniva sottoposto dal 2011 a cure continue per un linfoma, e alcuni giorni fa aveva avuto un ictus.



L'annuncio della morte di Jaruzelski è stata data dall'ex presidente Aleksandr Kwasniewski. Ritiratosi dalla politica e pensionato dalle Forze armate dal 1991, Jaruzelski fu l'uomo che nel 1981 impose lo stato d'emergenza e la legge marziale, con conseguente repressione, durante il braccio di ferro con il sindacato Solidarnosc guidato da Lech Walesa. Lui ha sempre giustificato quella mossa come il male minore, l'unica che allora potesse salvare la Polonia da un'invasione sovietica: un merito che i suoi oppositori, a cominciare da Walesa, gli hanno poi riconosciuto. Fu lo stesso Jaruzelski a intavolare i negoziati con Solidarnosc, la cosiddetta «Tavola Rotonda», che portò a un graduale passaggio alla democrazia. Eletto poi presidente, formò un governo di transizione guidato da Solidarnosc, il cui leader, Walesa, fu eletto presidente dopo di lui, nel 1990. Ciò nonostante nel 2006, ai tempi in cui in Polonia erano al potere i fratelli Kaczynski, l'Istituto nazionale per la Memoria, istituita per indagare e ricostruire sui crimini dell'era comunista, lo incriminò per la repressione nel periodo della legge marziale, (1981-89).
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