Morta Tilikum, l'orca assassina star di Blackfish.
"Ora è libera dopo 34 anni di sofferenza"

Morta Tilikum, l'orca assassina di Orlando
Morta Tilikum, l'orca assassina di Orlando
di Remo Sabatini
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Sabato 7 Gennaio 2017, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 16:51
Tilikum, la grande orca, è finalmente libera. È morta ieri, a seguito di una complicazione dovuta alla grave malattia che, da tempo, era il marzo scorso, l'aveva colpita, debilitandola.
Divenuta famosa anche grazie al pluripremiato film documentario Blackfish, lo splendido maschio, aveva vissuto praticamente tutta la sua vita nelle vasche dei parchi marini di quasi mezzo mondo. Trentaquattro anni di sofferenza e solitudine che lo avrebbero portato ad attaccare persino esseri umani, cosa, questa ultima, stupefacente se si considera il fatto che, in Natura, non si sono mai registrati episodi simili ai danni dell'uomo. Ripercorriamo brevemente la storia di Tilikum perché, spesso, dietro lo spettacolo che attira i turisti, si nasconde ben altro.
Catturato quando era soltanto un cucciolo di due anni, era il 1983 nelle acque che lambiscono l'Islanda, e strappato alla sua famiglia, il piccolo viene portato allo Hafnarfjorour Zoo Marine dove rimarrà per circa un anno. Venduto, sarà trasferito a Sealand, in Canada, dove si troverà ad affrontare la dura gerarchia delle altre orche adulte già presenti. Come per gli elefanti, infatti, la struttura gerarchica delle orche è matriarcale e Tilikum, più giovane e ultimo arrivato, ne farà le spese tanto da essere aggredito dalle grandi femmine, in diverse occasioni. Nonostante questo, sarà costretto ad esibirsi fino a otto volte al giorno. 
 

Stress e tristezza sono gli ingredienti che porteranno Tilikum al tragico episodio del 1991 quando l'addestratrice Keltie  Byrne cade in acqua e le tre orche la aggrediscono con Tilikum che la trascina sul fondo. Saranno necessarie due ore per recuperare il corpo della Byrne. Il drammatico episodio si traduce con la chiusura di Sealand che mette nuovamente in vendita Tilikum. Il notissimo Sea World se lo accaparra. L'intento è quello di trasformare la più grande orca in cattività in una star. Tilikum, intanto, continua a dare segni (inascoltati) di depressione e stress e rabbia. Il 1999 e il 2010 sono gli anni nei quali si verificheranno gli altri due tragici casi che lo coinvolgeranno drammaticamente. Nel primo, causerà la morte di un intruso che, nottetempo, si era tuffato nella sua vasca. Nel secondo sarà la volta di Dawn Brancheau, addestratrice, trascinata a fondo e uccisa. Nonostante fatti così drammatici viene ribadito, dalla proprietà, il buon tenore di vita delle orche quasi che fosse stata l'inesperienza della sfortunata addestratrice ad ucciderla. In ogni caso, da quel lontano 2010, Tilikum viene isolato dai suoi simili e trasferito in una vasca definita, da chi ne segue le vicende, una "bagnarola" dove riesce a malapena a girarsi. Impossibile, ormai per lui, persino comunicare con le altre orche. Solo, gli viene consentito di avere l'accesso alla vasca più grande solo al termine degli spettacoli per la passerella strappa applausi. Poi, infine, la malattia e la morte. La libertà. 
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