Hyundai ix35 FC sulle strade di Bolzano
anche in Italia l'idrogeno diventa realtà

La Hyundai ix35 FC
La Hyundai ix35 FC
di Giampiero Bottino
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Martedì 16 Dicembre 2014, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 24 Dicembre, 19:04

BOLZANO - Adesso si fa sul serio. In Italia, o almeno nell'unica sua parte strutturalmente preparata ad accoglierlo, l'idrogeno esce dal limbo della pura teoria per diventare protagonista - in misura limitata nei numeri, ma ricca di prospettive - della mobilità quotidiana. Protagonista di questa piccola, ma significativa rivoluzione è la Hyundai, la casa coreana che oggi ha preso la testa del gruppo di chi crede in questa forma di alimentazione pulita che una decina d'anni sembrava dietro l'angolo prima di finire a lungo nel dimenticatoio.

Teatro dello storico evento Bolzano, capoluogo dell'Alto Adige dove ha sede l'Istituto per le Innovazioni Tecnologiche, uno dei più importanti a livello europeo per quanto riguarda la ricerca sull'idrogeno, e dove, all'inizio di giugno, è stato inaugurato il Centro H2 Sudtirolo per la produzione dell'idrogeno da energie rinnovabili.

In quell'occasione la Hyundai aveva consegnato dieci esemplari della ix35 Fuel Cell da destinare a un'ampia e prolungata sperimentazione sul campo.

Adesso, con l'entrata in funzione della stazione di rifornimento da 700 bar realizzata dall'IIT in collaborazione con l'Autobrennero, le vetture hanno potuto dedicarsi al loro compito "istituzionale": a fine agosto è iniziata la loro assegnazione alle aziende destinatarie attive nella zona, e quindi con la possibilità di fare il pieno con relativa comodità.

Per l'occasione numerosi esponenti della politica, delle istituzioni e dell'imprenditoria della Provincia autonoma hanno avuto l'opportunità di provare le vetture, ricavandone impressioni più che positive: «La silenziosità del motore elettrico e il comfort, uniti alle prestazioni in fase di accelerazione, danno un’ottima sensazione alla guida. Confido che la tecnologia dell’idrogeno possa offrire un’alternativa concreta agli automobilisti di oggi e domani. Anche per questo ragione il nostro ente si impegna nell'organizzazione di Klimamobility, il salone della mobilità sostenibile, promuovendo il test e l'utilizzo di nuove vetture in grado di ridurre le emissioni di CO2, migliorando così la nostra qualità di vita» è il commento di Fabio Da Col, responsabile commerciale di Fiera Bolzano.

In effetti la ix35 FC che abbiamo avuto modo di guidare a Milano offre tutti i vantaggi dell'auto elettrica (silenziosità, accelerazioni brucianti grazie alla coppia subito interamente disponibile, emissioni di solo vapore acqueo) senza soffrirne le limitazioni: i due serbatoi da complessivi 5,64 kg garantiscono infatti un'autonomia che sfiora i 600 km, mentre il pieno richiede appena 3 minuti, un tempo paragonabile a quello dei distributori di carburanti tradizionali. La velocità massima consentita dal motore da 136 cv è di 160 km all'ora.

Se la tecnologia c'è, la rete di distribuzione è ancora tutta da inventare e la produzione di idrogeno - soprattutto da fonti rinnovabili per rendere virtuoso l'intero ciclo - deve essere largamente potenziata. Per questo Hyundai, primo costruttore al mondo a produrre in serie veicoli a idrogeno, limita la produzione della ix35 FC nello stabilimento di Ulsan a 1.000 unità all'anno, destinate a flotte più o meno sperimentali, mentre la fabbricazione su larga scala è programmata a partire dal 2017.

L'iniziativa di Bolzano s'inquadra proprio in questa strategia di sperimentazione, per la precisione nel progetto HyFive (Hydrogen for Innovative vehicle) patrocinato dall'Unione Europa, il più ambizioso mai intrapreso nel continente nel campo del trasporto a idrogeno. Oltre a Bolzano, vi sono coinvolte altre cinque città (Londra, Copenaghen, Stoccarda, Monaco e Innsbruck) in cui entro quest'anno Hyundai intende consegnare 75 vetture e fuel cell. La scelta di Bolzano è imputabile al fatto che la città è in questo settore la punta di diamante italiana, e già dal 2013 vi circolano 5 bus a idrogeno inquadrato in un altro progetto, denominato "Clean hydrogen in european cities".

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