Brexit, scintille a Bruxelles con Farage.
Draghi: "Rallenterà la crescita dell'Eurozona"

Brexit, scintille a Bruxelles con Farage. Draghi: "Rallenterà la crescita dell'Eurozona"
di Alessandra Severini
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Mercoledì 29 Giugno 2016, 09:19
E ora la Gran Bretagna esca in fretta dall'Unione. Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza una risoluzione per sveltire le procedure di uscita e Bruxelles ha mostrato i muscoli nei confronti di Londra.

Il presidente della commissione, Jean Claude Juncker, riconosce che con il Regno Unito bisognerà costruire «un nuovo rapporto» ma avverte gli amici inglesi che sarà la Ue «a dettare l'agenda e non chi vuole uscire». Anche la cancelliera tedesca Angela Merkel ha sottolineato che «chi vuole lasciare la famiglia» non può pensare «di non avere più obblighi ma mantenere i privilegi». Il che vuol dire che Londra non può pensare di avere pieno accesso al mercato unico da una parte e chiudere le frontiere ai migranti dall'altra. Una posizione condivisa anche dal premier Renzi, che si preoccupa anche di rassicurare i cittadini davanti alle oscillazioni del sistema bancario: «Stiamo discutendo, affronteremo eventuali emergenze ma i cittadini siano consapevoli che non c'è alcun rischio per i loro risparmi». 

Anche la Bce è pronta ad agire. Secondo il presidente Mario Draghi, la Brexit potrà avere un «impatto negativo sul Pil della zona euro anche dello 0,5% e innescare una corsa a svalutazioni competitive delle monete di tutto il mondo».

In aula, il vero vincitore della Brexit, il leader euroscettico dell'Ukip, Nigel Farage è stato accolto da fischi e accuse. Lui, forte del risultato referendario, ha fatto spallucce: «Quando sono arrivato qui 17 anni fa dicendo che volevo lanciare una campagna perché la Gran Bretagna lasciasse la Ue mi avete riso tutti in faccia. Ora non ridete più. vero?». 

In Italia invece rimbalza la polemica per la scelta dei 17 europarlamentari del M5S che hanno votato compatti insieme a Farage contro la risoluzione. «E' un provvedimento ingiusto verso il popolo del Regno Unito», dicono i pentastellati, a cui però Farage non risparmia critiche: «Il M5s continua a pensare che può riformare l'Unione Europea. Buona fortuna!».

I mercati intanto provano a rialzare la testa e mostrano di confidare nell'intervento delle istituzioni per limitare i danni all'economia dopo l'uscita del Regno Unito dalla Ue. Milano ha chiuso in positivo con un + 3,3%, anche se dalla giornata di venerdì, il passivo di Piazza Affari è ancora pesantissimo: -13%. Nel frattempo, la sterlina è tornata a salire sul dollaro.
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