Wikileaks, Assange: "Se perdo la causa
all'Onu accetterò l'arresto"

Julian Assange
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Giovedì 4 Febbraio 2016, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 12:04
Julian Assange, attualmente all'ambasciata ecuadoriana a Londra, ha dichiarato dall'account Twitter di Wikileaks, di essere pronto ad accettare l'arresto da parte delle autorità britanniche se l'Onu si esprimerà contro di lui.


«Se l'Onu dovesse annunciare che ho perso il mio caso contro Gran Bretagna e Svezia, usciro' dall'ambasciata a mezzogiorno di venerdi' per accettare l'arresto da parte della Polizia britannica in quanto non ci sarebbe piu' una prospettiva di appello. Se tuttavia dovessi avere la meglio, mi aspetto l'immediata restituzione del mio passaporto e la fine di ulteriori tentativi di arrestarmi», si legge nella dichiarazione di Assange.

La decisione cui il fondatore di Wikileaks fa riferimento riguarda un gruppo di lavoro dell'Onu sulle detenzioni arbitrarie che deve stabilire se i tre anni passati da Assange nella ambasciata dell'Ecuador a Londra possano essere considerati alla stregua di una detenzione illegale.
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