P.A., fattura elettronica diventa obbligatoria:
"Risparmio di 1,5 miliardi". Ecco cosa cambia

Matteo Renzi
Matteo Renzi
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Martedì 31 Marzo 2015, 19:37 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 09:20
Scatta l'obbligo di fattura elettronica nei confronti di tutte le 21mila pubbliche amministrazioni, altrimenti niente pagamenti. Un «cambiamento epocale» dice il premier Matteo Renzi, sottolineando che le comunicazioni digitali dei fornitori anche verso oltre 12mila enti locali, «tra Regioni, Province, Comuni, ma anche scuole, università e Camere di Commercio» porteranno «grandi risparmi di tempo e denaro non solo per lo Stato (e parliamo di circa 1,5 miliardi di euro l'anno), ma anche per le aziende che lavorano con la Pa».



Si chiude insomma la fase sperimentale, che già da giugno dello scorso anno aveva coinvolto, ricorda il premier 9 mila enti dell'amministrazione centrale, e che porterà entro l'anno, nelle previsioni dell'Agenzia delle Entrate, alla gestione di oltre 50 milioni di documenti via web, inviati da circa 2 milioni di imprese, per un valore stimato in circa 135 miliardi.



La «rivoluzione digitale», come la chiama Renzi, «significa un rapporto più semplice e più trasparente, con il controllo della spesa da parte dello Stato e con la certezza dei tempi di pagamento per le aziende - conclude - Questo è un pezzo fondamentale della riforma della PA, che la rende più moderna, più efficiente, più vicina alle esigenze del cittadino e delle imprese».



Certo, ancora ci sono amministrazioni (oltre 400, dall'Unione delle Province a molte federazioni sportive) che non sono riuscite a fare lo 'switch' entro oggi, strettamente monitorate dall'Agenzia per l'Italia digitale, e inviate a fare presto visto anche che basta semplicemente registrarsi all'indice delle pubbliche amministrazioni (Ipa), per ottenere l'indirizzo digitale cui i fornitori dovranno inviare le fatture. Ma la macchina è in moto, e già 13mila piccole e piccolissime imprese, ad esempio, si sono attrezzate testando la piattaforma gratuita offerta dalle Camere di Commercio.



Intanto, proprio per venire incontro alla mole di lavoro per adeguare le strutture della P.a.
alla fattura digitale (ma anche al nuovo meccanismo dello Split payment) l'Agenzia delle Entrate ha sospeso anche per quest'anno le comunicazioni Iva ai fini dello Spesometro per tutti gli enti pubblici (mentre per commercianti e tour operator l'obbligo scatta solo sopra i 3mila euro).
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