Draghi: "Euro irrevocabile, il peggio della crisi è passato". Ma la Le Pen fa crollare le Borse

Mario Draghi
Mario Draghi
di Valeria Arnaldi
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Martedì 7 Febbraio 2017, 08:42
«L'euro è irrevocabile, questo dice il Trattato». E ancora: «Grazie alla moneta unica abbiamo creato legami che sono sopravvissuti alla peggiore crisi economica del dopoguerra» e senza l'euro «il mercato unico non sopravvivrebbe».

È stata una difesa forte della moneta unica quella portata avanti, ieri, nel suo intervento all'Europarlamento, dal presidente della Bce Mario Draghi. Una risposta chiara ai timori e ai proclami che stanno scuotendo e turbando l'Europa, per lanciare un appello e più ancora forse mandare un segnale di stabilità.

Dopo l'annuncio di Marine Le Pen che ha affermato di voler far uscire Parigi dall'Unione Europea, in caso di vittoria del Front National, infatti, le Borse sono crollate. Milano, in particolare. Il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è salito fino a 201 punti, tornando ai livelli di febbraio 2014 con il tasso sul decennale al 2,35%. Ai massimi dal 2013 lo spread tra Francia e Germania. «Le decisioni di politica monetaria prese in dicembre - ha affermato Draghi - sono quelle giuste nel contesto attuale». Passi nella giusta direzione, ma «solo primi passi».

Ora bisogna guardare avanti e fare attenzione. «Guardiamo con preoccupazione a annunci di potenziali misure protezionistiche». Sulla possibilità di un'Unione a più velocità, il presidente della Bce ha sottolineato che «non è ancora chiaro» cosa sia stato detto a Malta, ma che «è un concetto ancora da sviluppare, una visione appena abbozzata su cui non sono in grado di esprimere alcun commento, almeno al momento». E poi, «non siamo manipolatori della moneta».

Draghi ha contestato pure l'intenzione Usa di modificare le regole del settore finanziario: «L'idea di ripetere le condizioni che hanno portato alla crisi finanziaria è qualcosa di molto preoccupante, e l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno è l'allentamento delle regole». Le prove del successo dell'Ue sarebbero nelle condizioni attuali. «Diversamente da una percezione diffusa, le condizioni economiche dell'eurozona sono stabilmente migliorate».
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