Portici, un albero e una panchina rossa per la prof di Agraria uccisa dal compagno

Portici, un albero e una panchina rossa per la prof di Agraria uccisa dal compagno
di Paola Marano
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Martedì 24 Novembre 2020, 19:17 - Ultimo aggiornamento: 21:48

Una panchina rossa a lei dedicata e un albero di Jacaranda piantato in suo onore nella sede del Dipartimento di Agraria, dove teneva lezione.  Alla vigilia della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Università degli studi di Napoli Federico II ha voluto ricordare, con una cerimonia che si è svolta stamattina all’interno del bosco della Reggia di Portici, Maria Adalgisa Nicolai, la docente universitaria uccisa dal compagno lo scorso 27 luglio.

«Dobbiamo fare in modo che il sacrificio di Adalgisa non sia stato vano e il modo migliore per ricordarla è attraverso azioni concrete affinché i nostri giovani studenti siano capaci di superare questi stereotipi sviluppando una cultura dell'inclusione - ha sottolineato il Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi durante un collegamento da remoto -  Questo richiede uno sforzo ulteriore e da parte del ministero ci sarà un impegno nel sostenere progetti a livello nazionale che vadano in questo senso per fare in modo che queste iniziative non siano episodiche, ma abbiano una continuita».

Tra le azioni concrete citate dal ministro c’è, ad esempio, il corso di informazione e formazione sulla violenza di genere che il comitato di Garanzia dell’ateneo organizza ogni anno in occasione del 25 novembre. «Sappiamo che la violenza sulle donne nasce da un asimmetrico rapporto uomini e donne - ha detto la presidente del CUG Federico II, Concetta Giancola - in una società patriarcale difficile da scuotere dal punto di vista culturale, che continua a vedere la donna come subalterna». Alla necessità di un cambio di passo culturale ha fatto appello anche la senatrice Valeria Valente, presidente della commissione di inchiesta sul femminicidio, che ha piantato la Jacaranda, accanto ad un commosso Francesco Villani, amico della vittima e Direttore facente funzioni del dipartimento di Agraria, e alla consigliera del Comune di Portici, Florinda Verde. «Per la politica è più difficile scegliere la strada lunga come quella della cultura, che però è l'unica  possibile - ha spiegato  Valente -  Inasprire una pena per un politico è più semplice. Pensare di inserire in tutti i corsi di studi il rispetto alla cultura della differenza, il rispetto dell'altro e del diritto di vivere la vita secondo le proprie scelte è un percorso più profondo, più lungo, richiede un impegno maggiore, ma è la strada maestra».

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A stringersi attorno al dolore della sorella della docente, Antonietta, e della giovane nipote Marilisa - che ha scoperto la panchina insieme alla vicepresidente vicaria del Consiglio Regionale, Loredana Raia - c’erano un gruppo di amici e studenti di Adalgisa, ricordata come una persona e un'insegnante amabile e solare.«È una giornata triste – ha concluso il Rettore della Federico II, Matteo Lorito -, tocca tutta la nostra comunità accademica e arriva in un momento in cui l'università di Napoli sta dedicando tanta attenzione agli equilibri di genere. Infatti per la prima volta abbiamo ai vertici del nostro ateneo due donne, una prorettrice, una presidentessa della scuola di medicina e chirurgia. Oggi è importante mandare un messaggio: attenzione a quello che accade nelle case, cerchiamo di educare al rispetto degli altri. Il femminicidio è una patologia della nostra società e tutte le istituzioni come anche la Federico II devono lavorare per un cambiamento culturale».

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