Spruzza deodorante su immigrati:
Rossopomodoro avvia indagine

Spruzza deodorante su immigrati: Rossopomodoro avvia indagine
di Rossella Grasso
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Lunedì 28 Gennaio 2019, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 15:25

Un deodorante spray usato per eliminare il cattivo odore di alcuni lavoratori di colore. È il video denuncia di una dipendente della catena Rossopomodoro realizzato nelle cucine del locale della stazione Centrale a Milano. «Guardate così si trattano le straniere dove lavoro io, che vergogna», scrive sul suo profilo Facebook Biancavee Ortill. Le immagini mostrano un uomo che viene chiamato «capò» e indossa la maglietta rossa della nota pizzeria che chiede, alternando italiano e napoletano, ad alcuni dipendenti stranieri di alzare la maglietta per poter spruzzare il deodorante. «Ma questo non ce lo avete a casa? Perché non lo mettete?», dice prima di spruzzare in abbondanza lo spray.

L'uomo richiama a uno a uno i lavoratori immigrati della cucina, ognuno intento in varie mansioni. Gli chiede con insistenza di alzare la maglietta e poi gli spruzza addosso lo spry deodorante. Il video è stato girato in cucina alla presenza di altri lavoratori, e c'è chi quasi divertito, assistendo alla scena dice «oh...disinfestazione», mentre si sente in sottofondo anche qualche risata. Una scena agghiacciante che in poche ore ha fatto il giro del web raggiungendo circa 1250 condivisioni e quasi mille commenti indignati. C'è chi esprime solidarietà per i dipendenti e chi dice «è vergognoso, cancellerò questa pizzeria dalla mia vita». Tra i commenti anche le parole di altri immigrati: «Quando questo è il solo lavoro che possiamo trovare in Italia preferisco non lavorare». E ancora, «Non posso sopportare un episodio del genere. Sono orgoglioso di essere africano».
 


Intanto Rossopomodoro con una nota prende nettamente le distanze dall’episodio ripreso nel video e annuncia di aver immediatamente avviato una inchiesta interna. La catena specifica che il personaggio ripreso nel video è un dipendente della catena. «Rossopomodoro prende le distanze e si dissocia fermamente dal comportamento discriminatorio che non appartiene né per costume, né per tradizione, né per vocazione all'azienda di origine partenopea - c'è scritto nella nota - L'amministratore delegato Roberto Colombo precisa che il Gruppo Sebeto ha tra i suoi collaboratori ragazzi e ragazze di diverse etnie e di tutte le regioni d'Italia e che non si sono mai verificati in tanti anni di storia del gruppo, problemi di questo genere».
 
Nello stesso tempo l'ad Sebeto conferma che la direzione non ha mai ricevuto doglianze dai suoi dipendenti o da chicchessia per comportamenti inadeguati del proprio personale e che sulla vicenda è stata disposta una inchiesta interna all'esito della quale saranno assunti tutti i provvedimenti che risulteranno necessari per preservare l'onorabilità dell'azienda. «Rossopomodoro assume ed ha sempre assunto - si legge infine nel comunicato - il personale indipendentemente dalle proprie origini tant'è che nella forza lavoro già attiva in Italia i dipendenti provenienti da fuori Italia rappresentano il 35% della forza lavoro complessiva».

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