Napoli, ai funerali di Mia Filippone il dolore della città. Manfredi: «Non ci lascia soli»

Napoli, ai funerali di Mia Filippone il dolore della città. Manfredi: «Non ci lascia soli»
di Emma Onorato
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Domenica 17 Luglio 2022, 11:26 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 07:57

«Non domandarti per chi suona la campana, pensa soltanto che è una parte di te che sta andando via. Ed è proprio così: Mia è una parte di tutti noi, una donna innamorata della vita, della sua famiglia, dei tanti giovani che ha accompagnato nel loro percorso di crescita», ricordando le parole di Ernest Hemingway, l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, rivolge il suo ultimo saluto a Mia Filippone.

«Una donna che non si è mai sottratta alle fatiche, né alla responsabilità di chi occupa la scena - ricorda don Mimmo durante la cerimonia di addio alla vicesindaco - Se ne è andata in silenzio, senza fare rumore, senza dire niente a nessuno, senza disturbare, in punta di piedi.

Perché si muoia io non lo so, sono però convinto che il senso della morte, come quello della vita, dell'amicizia, della giustizia e quello supremo di Dio, non si trovi mai infondo ai nostri ragionamenti, ma sempre e soltanto al nostro interno - continua l'arcivescovo - Era davvero difficile per lei starsene con le mani in mano, e non ha mai avuto paura di sporcarsele le mani per le cose in cui credeva. Mani sempre aperte. E che gran segno di fedeltà è questo: le mani aperte di chi dona non rientrano tra le leggi del mercato. Qui si compra o si vende, ci si vende o si è comprati. Non con Mia. Lei è stata sempre immancabilmente coerente, è stata sempre immancabilmente leale, senza paura, senza rimpianti. E al di sopra di tutto, ha sempre saputo riconoscere il valore e la dignità di chi le stava di fronte: per questo non si è mai tirata indietro. Mai. Mia in questi ultimi mesi ho accolto il tuo entusiasmo, ho condiviso le tue paure. Ho raccolto e fatta mia la tua speranza e ho pregato per te quest'ultimo mese, quasi seduto accanto al tuo dolore. Sono venuto al tuo funerale con l'affetto ed il pensiero,  come se venissi a salutarti ancora una volta per dirti, insieme a tutti coloro che sono qui, non addio ma arrivederci. Ho raccolto le lacrime, e le emozioni, di tanta gente per farne un mazzo di fiori da deporre su questo altare. Ci mancherai, ma non ti dimenticheremo mai. Mia, donna semplice, donna forte, donna coraggiosa, donna illuminata», conclude Battaglia.

La città di Napoli si stringe nel dolore e nel ricordo di una grande donna che ha scelto di dedicare la sua vita al servizio della città e dei suoi concittadini. Così la chiesa Sant'Onofrio ha accolto la commozione e le lacrime di amici, parenti, colleghi, rappresentati istituzionali, ex studenti, ma anche tanti cittadini che hanno voluto salutare Mia per l'ultima volta. «Il dolore è difficilmente sanabile. Però in questo momento così triste, tutte le parole per Mia, sono sommerse da una grande onda d'amore. Ha rappresentato, e rappresenterà, quello in cui tutti noi crediamo: essere a disposizione degli altri, aiutare, ascoltare, fare senza chiedere niente in cambio - ricorda il Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, durante la cerimonia -  Mia era così, un grande entusiasmo, una grande forza, un grande impegno».  

 

Durante i suoi saluti, racconta un episodio accaduto durante la giornata di ieri, quando un ragazzino l'ha fermato per chiedergli di salutargli la professoressa Filippone. Era un suo studente, un ragazzo difficile, che grazie all'aiuto di Mia è riuscito a riappropriarsi della sua dignità. Ora ha un lavoro - spiega il sindaco - e una famiglia. «Ecco questa è Mia, una persona che ha dato dignità a tanti, è stata vicino ai suoi studenti, ai suoi colleghi, ai dirigenti scolastici e che è stata capace di dare amore a tutti. E l'ha fatto con dignità ed entusiasmo». Un'amicizia di lunga data la legava al sindaco che, quando fu eletto, le chiese di affiancarlo in questo compito. Così l'ex preside era entrata a far parte della giunta comunale: «È stata una grande vicesindaco, ha rappresentato benissimo la nostra città, ovvero quella larga maggioranza di Napoli che crede nei valori e nel futuro. Ha fatto tanto per noi e ognuno ha una grande responsabilità, ricordarla col fare, col conservare i suoi valori, stare insieme per aiutare gli altri, far capire che essere a disposizione e aiutare senza chiedere niente in cambio, è il motivo della nostra vita. Lei ci dà un motivo per andare avanti e noi lo faremo con grande dignità», conclude Manfredi.

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