Museo Maradona, il Comune di Napoli: «Portiamolo in periferia»

La proposta della Regione: esposizione nell'ex cinema Astoria

Il murale di Maradona ai Quartieri spagnoli
Il murale di Maradona ai Quartieri spagnoli
di Valerio Esca
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Giovedì 5 Gennaio 2023, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 15:11

«Siamo pronti a collaborare con la Regione per la realizzazione del museo Maradona». Parola dell’assessore allo Sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante. La «Mecca» del campione argentino - come raccontato ieri da Il Mattino - sorgerà nell’ex cinema Astoria, a salita Tarsia, non lontano dal teatro Bracco, su impulso di Palazzo Santa Lucia.

È stata infatti la Regione ad imprimere un’accelerata al progetto del museo, che sta seguendo in prima persona Patrizia Boldoni, consigliera del presidente De Luca per le tematiche inerenti ai beni culturali. Ma non è tutto, perché l’assessore Ferrante apre alla possibilità di creare «più luoghi che possano accogliere i cimeli di Diego». 

«Considerando ciò che Maradona ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi per la città di Napoli e visto tutto quello che abbiamo da esporre si potrebbe diversificare l’idea del museo - ha sottolineato l’assessore -.

Fermo restando la volontà da parte nostra di aiutare la Regione affinché si possa realizzare l’opera, si potrebbero ipotizzare più location che ricordino Maradona e non soltanto nel centro cittadino. Ci sono zone meno conosciute dai turisti e sicuramente meno gettonate. Penso a San Giovanni, Barra, Ponticelli e a tutta l’area Nord, come Scampia e Secondigliano. Ed è li che si potrebbero creare dei punti nei quali esporre cimeli di Diego». 

Una prima riunione a Palazzo San Giacomo - per mettere a sistema le idee - ci sarà la prossima settimana. Oltre all’assessore allo Sport sarà presente anche la titolare della delega al Turismo, Teresa Armato. «Il museo Maradona non è un argomento che afferisce soltanto a tematiche sportive, ma riguarda anche cultura e turismo» ha evidenziato Ferrante. Il tutto con la supervisione del sindaco Gaetano Manfredi, che vanta un ottimo rapporto con il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis e - al netto di qualche distinguo - pure con il governatore De Luca. L’idea del Comune è strutturare in qualche modo il turismo nato intorno alla figura di Maradona dopo la sua scomparsa. Basti pensare alle migliaia di persone che da quel 25 novembre 2020 ogni giorno si inerpicano fin sopra via De Deo a Montecalvario, in un pellegrinaggio laico per chinarsi davanti al famoso murales di Diego ai Quartieri Spagnoli. Dal Municipio sono pronti a verificare l’eventuale disponibilità di immobili del patrimonio comunale e quindi di proprietà dell’ente, oggi non utilizzati. Una modalità alternativa per metterli a reddito. 

Un’idea di massima sulla quale il Comune sta ragionando, che per la verità non dispiacerebbe neanche al patron azzurro, già c’è. Creare nella pancia dello stadio Maradona - un vecchio scantinato da mettere a nuovo - uno spazio espositivo di tutti i cimeli raccolti nei giorni successivi la morte del «Pibe de Oro». «Dovremmo organizzare un sopralluogo con i tecnici di Palazzo San Giacomo per capire se effettivamente possa essere adibito per questo scopo» aggiunge l’assessore allo Sport. Se fosse possibile, si potrebbe partire anche subito. La vecchia amministrazione ha raccolto e conservato - proprio in vista della realizzazione di un museo o di una mostra che non si è mai tenuta – sciarpe, maglie, scarpini, fotografie e lettere lasciate dai tifosi all’esterno dell’ex San Paolo. Oggetti accatastati e chiusi da due anni in decine di scatoloni in un vecchio deposito di cancelleria del Comune, tra il settore C e D della Tribuna Posillipo, accanto all’ufficio marketing del Calcio Napoli. Basterebbe semplicemente spostarli da un luogo all’altro dello stadio. 

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Il piano di Palazzo Santa Lucia è invece complesso, ma al tempo stesso ambizioso. Qual è la road map? Nei prossimi giorni potrebbe già esserci un primo sopralluogo degli architetti della Regione per verificare lo stato dell’ex cinema Astoria. Andrà poi valutato il peso economico delle opere da realizzare; infine andrà redatto un progetto che dovrà passare per la giunta guidata da De Luca. «Abbiamo un ottimo rapporto con De Laurentiis, abbiamo già investito 28 milioni di euro per rifare lo stadio San Paolo» ha ricordato il governatore due settimane fa, ribadendo come «creare il museo Maradona, soprattutto dopo la vittoria dell’Argentina, sia una bella idea, una bella testimonianza di valori sportivi». Le intenzioni espresse da Patrizia Boldoni, nell’intervista pubblicata sul nostro giornale ieri, sembrano andare ben oltre l’aspetto commerciale. Con il museo la Regione si pone l’obiettivo di coinvolgere i giovani dei Quartieri Spagnoli, del centro storico e comunque in generale delle periferie della città. Dare lavoro agli “scugnizzi” nel museo di Diego. 

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