Vaccino, test, quarantena: le nuove regole per viaggiare in Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania

Vaccino, test, quarantena: le nuove regole per viaggiare in Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania
Vaccino, test, quarantena: le nuove regole per viaggiare in Usa, Gran Bretagna, Francia e Germania
di Francesco Padoa
8 Minuti di Lettura
Domenica 26 Settembre 2021, 16:14 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 13:24

I mesi passano, le regole cambiano, ma il turismo aspetta con ansia che le frontiere siano completamente aperte. Perché il turismo ancora annaspa, soprattutto l'incoming verso il nostro Paese. E soprattutto da alcuni Paesi. Ma qualche novità fa ben sperare. Come già noto da qualche giorno gli Stati Uniti riaprono: a partire dagli inizi di novembre i viaggiatori internazionali interamente vaccinati, inclusi gli europei e i britannici, potranno entrare negli States. La decisione della Casa Bianca mette fine a 18 mesi di divieto, il cosiddetto "travel ban" scattato con Donald Trump all'inizio della pandemia e proseguito successivamente con l'amministrazione Biden.

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Vaccino, test, quarantena: le nuove regole per viaggiare 

La svolta americana riguarda in tutto 33 Paesi - oltre all'area Schengen e alla Gran Bretagna ci sono Irlanda, Cina, Iran, Brasile, Sud Africa e India. In base alle nuove regole, chi vorrà entrare negli Usa dovrà presentare prima di imbarcarsi il certificato di vaccinazione in Gran Bretagna.

 

GRAN BRETAGNA


Dal prossimo 4 ottobre le persone vaccinate contro il coronavirus che provengono dagli Emirati Arabi Uniti non dovranno più rispettare un periodo di quarantena al loro arrivo in Gran Bretagna. Lo ha annunciato su Twitter il ministro ai Trasporti Grant Shapps, spiegando che la vaccinazione effettuata negli Emirati verrà riconosciuta dalle autorità britanniche. «Accetteremo i certificati di vaccinazione degli Emirati Arabi Uniti dal 4 ottobre in seguito agli aggiornamenti della loro app di vaccinazione. Essendo un importante hub di trasporto che ospita molti espatriati britannici, questa è un'ottima notizia per riaprire i viaggi internazionali, aumentare gli affari e riunire le famiglie», ha scritto Shapps. La decisione è stata adottata dal governo Johnson che da agosto ha revocato la quarantena cautelare per tutti coloro che giungono sull’isola da oltre Oceano o dall’Europa continentale ma se hanno completato il ciclo vaccinale nei Paesi d’origine. Resta invece in vigore la necessità per i viaggiatori di prenotare un singolo test da fare due giorni dopo l’arrivo sull’isola: test che però, da metà ottobre circa, non dovrà essere più di tipo Pcr, bensì Ltf, vale a dire un “lateral flow” decisamente meno costoso. Per chi non è pienamente vaccinato resta l’obbligo di quarantena per 10 giorni e un doppio tampone all’arrivo. 

APPROVATI NUOVI VACCINI

 

La Gran Bretagna ha incluso il vaccino Covishield, la versione indiana di AstraZeneca, nella lista dei vaccini approvati contro il Covid 19. Nelle nuove linee guida per i viaggi emanate, il Regno Unito dice che «il Covishield, il vaccino sviluppato da AstraZeneca e dall'Oxford University e prodotto dal Serum Institute of India (SII) sarà considerato tra quelli approvati, al pari di Oxford-AstraZeneca, Pfizer-BioNTech, Moderna, e Janssen, per tutti i viaggiatori che entreranno da ogni parte del mondo, dal 4 ottobre».

Ma la vittoria indiana, dopo le proteste di Delhi contro «la politica discriminatoria» e le minacce di «contromisure» è solo parziale. L'Inghilterra dice infatti che i viaggiatori saranno considerati vaccinati solo se in possesso del certificato da parte di un'istituzione sanitaria riconosciuta, (una sorta di green pass) e che gli indiani dovranno ancora sottoporsi alla quarantena di dieci giorni per la mancanza di «certificazione» del Covishield. 

DALLA GERMANIA ALLA FRANCIA

Dal 1 agosto tutte le persone, a partire dagli over 12, che fanno ingresso in Germania dall’Italia (non considerata Paese a rischio) sono tenute a disporre, al momento dell’ingresso o prima dell’imbarco, di una documentazione che provi la vaccinazione, la guarigione o il risultato negativo di un tampone molecolare (valido 72 ore) o antigenico rapido (valido 48 ore). Per i minori di 12 anni non ci sono obblighi sanitari. Per la normativa tedesca, si considera vaccinato chiunque abbia completato da almeno 14 giorni il ciclo vaccinale (una o due dosi a seconda del tipo di vaccino; comunque una sola dose per chi sia già stato malato di Covid). Invece la Francia divide i Paesi in tre fasce di rischio: verdi, arancioni e rosse. L'Italia, al momento, è inserita nell'elenco degli Stati in verde, i cui cittadini devono avere un green pass o con certificazione vaccinale (valida una settimana dopo la seconda dose oppure sette giorni dopo la prima dose di vaccino per le persone guarite) o con l'esito negativo di un test molecolare (78 ore ore prima del viaggio) o antigenico (48 ore prima). Sono esentati i minori di 12 anni.

 

ITALIA, NUOVI VACCINI RICONOSCIUTI
 

In Italia, dallo scorso  23 settembre il Ministero della Salute ha riconosciuto l'equivalenza di alcuni vaccini, somministrati da autorità sanitarie estere, a quelli effettuati nell'ambito del Piano nazionale dei vaccini per la prevenzione da SARS-CoV-2. Si tratta, in particolare, di: 
- vaccini riconosciuti da EMA - Agenzia Europea per i Medicinali;
- Covishield (Serum Institute of India), prodotto su licenza di AstraZeneca;
- R-CoVI (R-Pharm), prodotto su licenza di AstraZeneca;
- Covid-19 vaccine-recombinant (Fiocruz), prodotto su licenza di AstraZeneca.
A seguito di tale riconoscimento:
- i vaccini summenzionati sono considerati validi ai fini dell’emissione della Certificazione verde COVID-19 a favore dei cittadini italiani (anche residenti all’estero) e ai loro familiari conviventi, nonché ai cittadini stranieri che dimorano in Italia per motivi di lavoro o studio e a tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale che sono stati vaccinati all’estero;
- le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dalle autorità sanitarie straniere a seguito di vaccinazione con i vaccini summenzionati (oltre ai vaccini autorizzati da EMA), sono considerate come equipollenti per le finalità previste dalla legge, purché riportino le informazioni di cui alla circolare in oggetto (dati identificativi del titolare, dati relativi al vaccino, data/e di somministrazione del vaccino, dati identificativi di chi ha rilasciato il certificato) e siano redatte in italiano, inglese, francese, spagnolo o tedesco (ove fossero rilasciate in un'altra lingua, dovranno essere accompagnate da una traduzione giurata).

Tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario. In particolare, nel caso in cui sia necessario sottoporsi a test molecolare o antigenico per l’ingresso in Italia o per il rientro nel nostro Paese da una destinazione estera, si rammenta che i viaggiatori devono prendere in considerazione la possibilità che il test dia un risultato positivo. In questo caso, non è possibile viaggiare con mezzi commerciali e si è soggetti alle procedure di quarantena e contenimento previste dal Paese in cui ci si trova. Tali procedure interessano, con alcune possibili differenze dovute alle diverse normative locali, anche i cosiddetti “contatti” con il soggetto positivo, che sono ugualmente sottoposti a quarantena/isolamento dalle autorità locali del Paese in cui ci si trova e che, a tutela della salute pubblica, potranno far rientro in Italia al termine del periodo di isolamento previsto. Si raccomanda, pertanto, di pianificare con massima attenzione ogni aspetto del viaggio, contemplando anche la possibilità di dover trascorrere un periodo aggiuntivo all’estero, nonché di dotarsi di un’assicurazione sanitaria che copra anche i rischi connessi a COVID-19. Tutte le regole sono consultabili al seguente link: https://www.esteri.it/mae/resource/doc/2021/09/restrizioni_all_ingresso_in_italia_24.09.pdf

I DUBBI IN USA


 

Non è ancora chiaro quali vaccini saranno ammessi visto che negli Stati Uniti ne sono stati approvati solo tre - Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson - e non AstraZeneca o Sinovac, ampiamente utilizzati in Europa e Cina. Sarà il Centers for Disease Control and Prevention a fare chiarezza nei prossimi giorni: secondo indiscrezioni riportate da alcuni media, è probabile che AstraZeneca venga ammesso mentre sul vaccino cinese o sul russo Sputnik la questione resta in sospeso. Il Cdc, la maggiore autorità sanitaria americana, è chiamato anche a impartire alle compagnie aeree l'obbligo di raccogliere le informazioni dei passeggeri per facilitare il tracciamento dei contatti. Per gli americani non vaccinati che intendono tornare a casa, l'amministrazione Biden prevede poi un'ulteriore stretta: dovranno presentare un test negativo al Covid nelle 24 ore precedenti il viaggio e dovranno sottoporsi a un ulteriore test all'arrivo. Il nuovo approccio è «incentrato sui singoli individui piuttosto che su un Paese, ed è più solido» perché consente di «proteggere gli americani in casa e allo stesso tempo rafforzare la sicurezza dei viaggi internazionali», ha spiegato Jeff Zients, il coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca.

Salutano con soddisfazione l'apertura americana gli europei, da tempo in pressing sull'amministrazione Biden per la riapertura dei confini. La commissione Ue ha parlato di una decisione «molto attesa» mentre il vice cancelliere e ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, l'ha definita «una buona notizia per gli investimenti tedeschi ed europei e per l'insieme delle relazioni transatlantiche». Sulla stessa linea il capo della diplomazia britannica Liz Truss: «È un'ottima notizia. È importante - ha twittato - per la ripresa economica, per le famiglie e per gli scambi commerciali». L'annuncio della Casa Bianca ha messo le ali ai titoli delle compagnie aeree, impegnate da tempo in un'azione di lobby per convincere la Casa Bianca a riaprire il corridoio transatlantico, vitale per i loro interessi. Iag As, la società a cui fa capo British Airways, è arrivata a guadagnare il 12%, Air France-Klm il 7% e Lufthansa il 7,5%.

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