Ucraina e Russia, chi sono gli alleati nel conflitto? Cina, Usa ma anche Giappone, Brasile e Cuba: gli schieramenti

Ucraina e Russia, chi sono gli alleati nel conflitto? Cina, Usa ma anche Giappone, Brasile e Cuba: gli schieramenti
Ucraina e Russia, chi sono gli alleati nel conflitto? Cina, Usa ma anche Giappone, Brasile e Cuba: gli schieramenti
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Sabato 26 Febbraio 2022, 10:12 - Ultimo aggiornamento: 18:00

Giochi di alleanze, di necessità (specialmente economiche), di relazioni e ovviamente di poteri. Lo scontro tra Russia e Ucraina riguarda in realtà tutto il pianeta: dagli Stati Uniti all'Europa fino alla Cina, nessuno escluso. Perché il conflitto può riscrivere l'ordine internazionale e il nuovo scacchiere politico. A Kiev è arrivato l'appoggio di Nato e di tutta l'Unione Europea, ma la Russia è tutt'altro che isolata. Il nuovo asse con la Cina, che ha mostrato un atteggiamento benevolo rispetto all'invasione in Ucraina, è frutto di nuovi equilibri: Putin e Xi Jinping si sono sentiti e il Cremlino è stato rassicurato non solo su un sostegno diplomatico ma anche economico. Specialmente per far fronte alle sanzioni in arrivo dall'Europa. 

Ucraina, il patto Russia-Cina che riscrive gli equilibri

Gli alleati dell'Ucraina

A Kiev è arrivato forte il sostegno di tutta l'Unione Europea, così come della Nato. Il principale alleato nelle ultime ore è stata la Francia di Macron, che ha sentito personalmente Zelensky. Il presidente francese è tra i più attivi a livello diplomatico e il motivo è chiaro: le elezioni presidenziali di aprile, quando sfiderà Zemmour e Le Pen. E potrà presentarsi, al contrario dei suoi rivali, da leader anti-Putin. Dalla parte dell'Ucraina anche Polonia, Romania, Moldavia, Ungheria e Slovacchia. E poi ci sono Stati Uniti e altri membri della Nato tra cui Canada, Regno Unito e Lituania. Dall’Africa sostegno all’Ucraina: l’ambasciatore del Kenya all’Onu, Martin Kimani, ha attaccato Putin.

Dalla parte di Kiev anche Ghana e Gabon, mentre il Sudafrica si è mantenuto neutrale. Australia, Giappone e Nuova Zelanda hanno seguito la linea degli Stati Uniti aprendo alle sanzioni alla Russia.

Gli alleati di Mosca

Pechino (a cui la Russia ha dato il sostegno anche sul tema Taiwan) almeno inizialmente ha cercato di non compromettere del tutto i rapporti con l'Occidente - inteso come Europa - dove ha allargato i propri mercati. Ma nelle scorse ore si è rifiutata di parlare di invasione russa, dando indirettamente il proprio appoggio a Putin

Oltre alla Cina, però, Putin guardandosi intorno vede tutt'altro che il vuoto: Lukashenko, leader della Bielorussia, lo ha aiutato nell'invasione permettendo alle truppe di muoversi nel Paese per poi entrare in Ucraina. Tra gli alleati anche Armenia, Kazakistan, Azerbaijan e Kirghizistan. Lontani da Europa e Asia, sostegno a Putin è arrivato da Bolsonaro in Brasile, che non si è schierato apertamente ma è un caro amico del presidente russo. Su Twitter ha mandato un messaggio di solidarietà «ai brasiliani che vivono in Ucraina». L'ungherese Orbán e il presidente della Repubblica Ceca Milos Zeman hanno criticato l'invasione di Mosca. In Medio Oriente la Siria è vicina a Putin, così come l'India e gli Emirati Arabi Uniti (che si sono astenuti ieri nella bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza Onu). Israele ha definito l'attacco «una seria violazione dell’ordine internazionale» e ieri Zelensky ha chiesto al premier Bennett di mediare nella crisi. «Crediamo che Israele sia l'unico Paese democratico che abbia buone relazioni sia con l'Ucraina, sia con la Russia». Cuba, Venezuela e Nicaragua hanno dato la colpa agli Stati Uniti di aver provato la crisi. 

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