Ucraina, è invasione? La fonte dell'intelligence: «Manovre di 10.000 soldati russi nel Donbass»

«Difficile credere che Putin possa essersi mosso così rapidamente, ha avuto tempo per prepararsi»

Ucraina, è invasione? La fonte dell'intelligence: «Più di 10.000 soldati russi nel Donbass»
Ucraina, è invasione? La fonte dell'intelligence: «Più di 10.000 soldati russi nel Donbass»
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Martedì 22 Febbraio 2022, 19:59 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 00:15

«Gli accordi di Minsk» sul Donbass «non esistono più», ha sentenziato Vladimir Putin dopo aver chiesto al Senato - e ottenuto in poche ore - l'autorizzazione per l'invio di forze militari all'estero. Diverse agenzie hanno riferito che migliaia di truppe russe sono già in Ucraina: più di 10.000 soldati sono entrati nelle aree occupate dai separatisti durante la notte, ha confidato al MailOnline una fonte collegata all'intelligence militare ucraina, con 6.000 soldati inviati a Donetsk, 5.000 a Luhansk e 1.500 nella città di Horlivka. «È difficile credere che (Putin) possa essersi mosso così rapidamente, ha avuto molto tempo per prepararsi», ha commentato poi la stessa fonte.

«Una vera e propria invasione»

In un video si vedono una colonna di veicoli che attraversavano Donetsk nelle prime ore del mattino, inclusi carri armati, mezzi corazzati per truppe e camion. Le insegne non erano visibili, ma non c'era dubbio che fossero forze russe schierate su ordine di Putin.

Anche se la Russia ha ufficialmente negato l'invio di truppe, affermando che una decisione sul dispiegamento sarà presa solo in risposta a delle eventuali «minacce». L'amministrazione Biden ha tagliato corto: «Un'invasione è un'invasione ed è ciò che è in corso», ha detto il vice-consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jon Finer in un'intervista alla CNN.

 

Le manovre

Con l'arrivo delle truppe russe nel Donbass, i combattimenti nella regione sono aumentati. Una centrale elettrica del versante ucraino è stata colpita martedì mattina e le esplosioni hanno ucciso due degli uomini di Kiev e finito per ferirne 12 durante la notte. I media statali russi hanno fatto sapere che un gruppo di giornalisti di Donetsk, americani e italiani, sarebbe stato costretto a nascondersi dopo l'attacco di un mortaio. «Siamo stati colpiti da lanciagranate montati su treppiedi. Siamo riparati in vecchie trincee che si sono subito allagate, ma siamo vivi», ha affermato un fotoreporter.

Le sanzioni 

Ora ecco l'arma, secondo alcuni piuttosto spuntata, delle sanzioni. Queste, decise dai ministri degli Esteri Ue, riguarderanno anche «i membri della Duma russa che hanno votato questa violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale e della sovranità dell'Ucraina». Colpita sarà poi «la capacità dello Stato russo e del Governo di accedere al nostro mercato dei capitali e finanziari e dei servizi», con limitazioni «all'offerta di finanziamento e all'accesso del loro debito sovrano», ha comunicato Borrell.

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