Ucraina, guerra di logoramento o attacco decisivo? Gli scenari e il piano di Putin per superare lo stallo

Mosca non si avvicina a Kiev, ma mette in campo i missili ipersonici. Al ventiquattresimo giorno di conflitto la strategia potrebbe essere cambiata

Ucraina, la Russia sta vincendo la guerra? Logoramento o stallo, Mosca prepara il raid senza precedenti: la strategia di Putin
Ucraina, la Russia sta vincendo la guerra? Logoramento o stallo, Mosca prepara il raid senza precedenti: la strategia di Putin
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Sabato 19 Marzo 2022, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 13:46

Guerra di logoramento, stallo o quiete prima della tempesta? Al giorno 24 di guerra la Russia sembra più indietro di quello che ci si sarebbe aspettato. Nessuna città chiave è stata conquistata, Kiev è ancora lontana e le perdite tra i militari di Putin sono enormi. Le intelligence occidentali hanno riscontrato un cambio di strategia negli ultimi giorni, forse dovuto alla grande risposta dell'esercito ucraino, più tenace di quello che i generali di Mosca avevano previsto. Zelensky ha provato a tendere la mano allo Zar, parlando di colloqui di pace seri. Ma dal Cremlino è arrivato un «niet», che spiega come l'apparente difficoltà potrebbe essere in realtà parte del piano. E a Kiev si teme un raid senza precedenti già nelle prossime ore.

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L'attesa per sfiancare il nemico

Gli 007 britannici hanno fatto il punto sull'evoluzione della guerra e hanno registrato il cambio di strategia dei russi, che potrebbero aver virato sulla scelta di «una guerra di logoramento».

Ma cosa significa? Secondo l'intelligence di Londra questa scelta porterà «all’uso indiscriminato di bombardamenti, il che aumenterà il numero di vittime civili, la devastazione delle infrastrutture civili ucraina, e la crisi umanitaria».

L'obiettivo è spegnere piano piano il fuoco della resistenza. Da settimane la Russia ha preso di mira le navi cargo nel mar Nero, che devono portare approvvigionamenti a esercito e civili ucraini. L'obiettivo è tagliare viveri, ovviamente vitali per continuare a respingere il nemico con forza, e abbassare il morale. In questo senso, anche l'annuncio dell'utilizzo di missili ipersonici, un'altra delle armi avanzate di Mosca, serve per minare la forza di volontà degli ucraini, che devono sentirsi accerchiati e senza speranze. Al momento però, non è così.

 

Il punto del Pentagono

Secondo la Difesa Usa l'avanzata russa resta «ampiamente in stallo». Il Pentagono segnala che la presa di Kiev è ancora in alto mare. Inoltre nelle ultime ore le forze militari ucraine hanno respinto con successo un tentativo di attacco russo alla capitale. L'esercito di Putin resta a 30 chilometri da Kiev, ancora saldamente sotto il controllo della resistenza. Mariupol e Chernihiv sono «isolate», ma ancora in mani ucraine. Nessun progresso segnalato su Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina. Nonostante i 1080 missili impiegati dalla Russia dal 24 febbraio a oggi, il controllo dello spazio aereo «resta contestato».

La quiete prima della tempesta?

Come detto in precedenza, la Russia potrebbe aver deciso di rallentare per indebolire con il tempo la resistenza. Ma in realtà, altre fonti occidentali suggeriscono che l'apparente stallo potrebbe essere il preludio di un attacco di proporzioni ancora mai registrate. Una sorta di quiete prima della tempesta. Questa notte, per la prima volta, non sono stati segnalati bombardamenti significativi. Il motivo sarà chiarito presto. Potrebbe essere il segno di trattative tra gli Stati portate avanti sottotraccia o, secondo una visione più inquietante, la preparazione di un raid senza precedenti. La Russia non ha interessi a far durare a lungo la guerra e ha bisogno di una conquista militare importante per mettersi al tavolo delle trattative in posizione più forte e portare l'accordo dalla sua parte. 

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