Cosa succede ai soldati russi morti in Ucraina? Lo racconta un lungo articolo apparso su Novaya Gazeta. Il giornale per cui scriveva Anna Politkovskaja, la giornalista assassinata a Mosca nel 2006, riferisce che il 23 marzo nella città russa di Lesosibirsk è stato celebrato il funerale del paracadutista Ruslan Tokarev. Un funerale che non è stato né ufficioso né ufficiale e che rivela tutto l'imbarazzo per l'operazione militare speciale in corso in Ucraina. La bara è stata portata nella sala espositiva della città. Ma il sindaco ha annunciato la cerimonia non sul suo sito ufficiale, bensì sui propri social.
Будни лесосибирска. В гробу гвардии ефрейтор, военнослужащий воздушно-десантных войск Российской Федерации Руслан Токарев pic.twitter.com/Ko90xwL4Ns
— IgorGirkin (@GirkinGirkin) March 23, 2022
Il giornalista russo e Premio Nobel per la pace del 2021 Dmitry Muratov, attuale direttore di Novaya Gazeta che sta pubblicando notizie in lingua russa e in lingua ucraina, ha annunciato che metterà all'asta la medaglia per donare il ricavato al Fondo per i profughi ucraini.
A salutare il paracadutista sono venuti compagni di classe e insegnanti. C'erano anche il sindaco e il presidente del consiglio comunale. Lesosibirsk è una piccola città nel territorio di Krasnoyarsk. I soldati ora sono sepolti silenziosamente e costantemente, si legge sul quotidiano.
Su VKontakte vengono pubblicati i nomi e le cerimonie funebri dei soldati russi morti in Ucraina, come quello del tenente senior Alexander Lazarenko. Questo il messaggio: «Con rammarico vi informiamo che nel corso di un'operazione militare speciale, mentre svolgeva il servizio militare, è morto il tenente senior Lazarenko Alexander Alexandrovich. Come parte del gruppo tattico, Alexander ha guidato il personale della compagnia di pontili durante il dispiegamento e la costruzione della traversata sul fiume Desna nella regione di Chernihiv in Ucraina».
«Dopo aver completato con successo il compito - si legge ancora - ha assicurato l'avanzamento delle forze armate della Federazione russa per l'ulteriore adempimento dei compiti assegnati, ma quando è stato colpito dai colpi di mortaio dalle forze armate ucraine, ha ricevuto ferite incompatibili con la vita ed è morto». La comunicazione si conclude con la notizia che gli verrà assegnato un riconoscimento postumo: l'Ordine del Coraggio.
Ai genitori è stata data - «per la conservazione eterna» - la bandiera che copriva la bara.
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