Kiev ha colpito in Russia. E un rapporto britannico svela quanto ora Mosca si senta vulnerabile. La Russia, infatti, considererà le esplosioni alle sue basi vicino a Ryazan ed Engels tra i «fallimenti strategicamente più significativi» della protezione delle sue forze dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence sulla situazione nel Paese.
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Il rapporto
Il rapporto, pubblicato su Twitter, sottolinea che le due basi si trovano «molto più all'interno della Russia rispetto a precedenti simili esplosioni: Engels è a più di 600 km di distanza dal territorio controllato dall'Ucraina».
Kiev può colpire Mosca?
I commentatori russi, fa sapere l'Evening Standard, hanno affermato sui social media che se l'Ucraina potesse colpire così lontano, potrebbe anche essere in grado di colpire Mosca. E l'analista militare ucraino Serhiy Zgurets ha affermato che le basi aeree colpite erano le uniche strutture in Russia in grado di servire completamente i bombardieri utilizzati per lanciare attacchi contro l'Ucraina. Fonti ucraine hanno intanto confermato al New York Times che Kiev ha effettuato gli attacchi contro gli aeroporti in Russia. Lo scrive il Nyt, citando un alto funzionario ucraino che ha parlato a condizione di mantenere l'anonimato. L'Ucraina ha usato i droni per attaccare le due basi militari russe. I droni sarebbero stati lanciati dal territorio ucraino e almeno uno degli attacchi è stato effettuato da forze speciali vicino alla base, che hanno aiutato a dirigere i droni verso l'obiettivo. Due attacchi in profondità sul territorio russo, dunque, quali non si erano mai visti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina. Mosca si è scoperta debole. E ha risposto con una nuova pioggia di missili.