Zone rosso scuro Bolzano e Friuli Venezia Giulia (uniche aree italiane): le nuove mappe Ue

Zone rosso scuro Bolzano e Friuli Venezia Giulia (uniche aree italiane): le nuove mappe Ue
Zone rosso scuro Bolzano e Friuli Venezia Giulia (uniche aree italiane): le nuove mappe Ue
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Giovedì 4 Febbraio 2021, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 20:29

Bolzano e Friuli Venezia Giulia rosso scuro, uniche aree in Italia sopra la soglia dei 500 casi ogni 100mila abitanti, in base ai dati arrivati dai Paesi entro martedì scorso. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha diffuso le nuove mappe ufficiali sul Covid, in cui è stato introdotto il rosso scuro per segnalare le zone a più alto rischio. Nelle cartine la provincia autonoma di Stessa colorazione per quasi tutta la penisola iberica (Spagna e Portogallo), il Sud della Francia, della Svezia, Repubblica Ceca, Lettonia, Estonia e Slovenia. Le mappe seguono le raccomandazioni del Consiglio Ue.

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La decisione del Consiglio del 28 gennaio invita gli Stati membri a scoraggiare fortemente tutti i viaggi non essenziali verso le aree rosse e rosso scuro e a richiedere alle persone che viaggiano da un'area rosso scuro di sottoporsi a un test Covid-19 e quarantena.

Gli Stati possono richiedere anche ai viaggiatori provenienti dalle zone arancioni, rosse e grigie di fare un test prima della partenza. Le persone che vivono in regioni di confine e attraversano il confine quotidianamente o frequentemente, ad esempio per motivi di lavoro, studio o famiglia, non dovrebbero essere tenute a sottoporsi a test o quarantena.

Se viene introdotto un requisito di test, è la raccomandazione, la frequenza dei test su tali persone dovrebbe essere proporzionata. Il 2 febbraio, i paesi Ue hanno approvato un'altra raccomandazione aggiornata sulle restrizioni temporanee sui viaggi che includono criteri aggiuntivi per determinare i paesi per i quali le restrizioni dovrebbero essere revocate, come il tasso di positività del test Covid-19 e la presenza di varianti del nuovo coronavirus. I lavoratori dei trasporti e frontalieri sono esentati da alcune misure.

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Possibile lockdown a Bolzano

Sull'Alto Adige incombe lo spauracchio di un lockdown a Carnevale, in concomitanza con la tradizionale settimana di ferie scolastiche. La Provincia di Bolzano per Roma attualmente è zona arancione (RPT arancione) e per Bruxelles addirittura rosso scuro. L'eventuale chiusura di scuole e attività economiche dipenderà dall'andamento epidemiologico nei prossimi giorni. Con oltre 600 nuovi casi Covid al giorno ulteriori misure restrittive sembrano inevitabili. Il governatore Arno Kompatscher ha perciò rinnovato l'appello a uno «sforzo congiunto da parte di tutti».

Il presidente e gli assessori Thomas Widmann (sanità) e Arnold Schuler (protezione civile) hanno fatto il punto della situazione durante una videoconferenza con una quarantina di esponenti delle parti sociali. A lungo termine la giunta pone le speranze nella vaccinazione di una parte ampia della popolazione. «Ma prima di quel momento - ha detto il governatore - dobbiamo abbassare il numero dei contagi, e questo avviene se tutta la popolazione si attiene scrupolosamente alle regole, soprattutto in privato, dove non si possono fare controlli».

«Se sarà necessario un lockdown, la sua durata sarà la più breve possibile», ha affermato Kompatscher. L'obiettivo primario delle misure sarà quindi quello di ridurre al minimo i movimenti e quindi gli incontri tra le persone: le uscite fuori casa dovranno essere ridotte al minimo indispensabile - ovvero per motivi di lavoro, salute e simili - e limitate anche all'area del Comune di residenza. Prima o dopo la settimana di vacanza per il Carnevale, le scuole potrebbero tornare alla didattica a distanza. Il coprifuoco, attualmente alle 22, verrebbe anticipato di qualche ora. È stato chiesto alle imprese di fare in modo che le attività lavorative, ove possibile, vengano svolte attraverso lo smart working. Tutti partecipanti della videoconferenza hanno convenuto sulla necessità di controlli più serrati e la maggiore presenza delle forze dell'ordine, «poiché l'esperienza dimostra che fare leva sulla responsabilità personale non è sufficiente».

Kompatscher ha assicurato che la Provincia sta valutando varie ipotesi per mettere a disposizione i fondi: «Abbiamo già concordato a livello tecnico con il governo uscente come si può regolamentare il tutto nonostante il divieto di ricorrere all'indebitamento. Appena terminata la crisi di governo, vogliamo riprendere subito il confronto con il nuovo esecutivo dal punto in cui si è interrotto».

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