Brexit, passaporto obbligatorio da oggi per il Regno Unito: ecco chi è esentato

Londra vuole evitare che criminali entrino nel Paese. Per ora a Fiumicino non c'è caos

Effetto Brexit, passaporto obbligatorio da oggi per entrare a Londra e in tutto il Regno Unito: esentati i registrati al Settlement Scheme
Effetto Brexit, passaporto obbligatorio da oggi per entrare a Londra e in tutto il Regno Unito: esentati i registrati al Settlement Scheme
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Ottobre 2021, 18:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 18:30

Il passaporto vaccinale anti-Covid no, quello ordinario sì. D'ora in avanti ai cittadini europei che vogliono entrare in Gran Bretagna non basterà più la carta d'identità. La misura, prevista negli accordi post-Brexit, era stata annunciata un anno fa ma è comunque destinata a causare un piccolo turbamento a chi era abituato a viaggiare nel Regno Unito con leggerezza e senza code eccessive alla dogana.

Obbligati al passaporto quasi tutti

Il provvedimento riguarda tutti i cittadini dell'Ue, dell'Area economica europea e della Svizzera, che vengono quindi equiparati ai viaggiatori stranieri di qualsiasi altra parte del mondo. Non si applica, invece, ai milioni di cittadini comunitari che si sono registrati all'Eu Settlement Scheme creato dal governo per garantire ai residenti i diritti acquisiti prima del divorzio di Londra da Bruxelles. Costoro potranno continuare a utilizzare le carte d'identità per entrare in Gran Bretagna almeno fino al 2025, anche se la maggior parte già mostra il passaporto alla dogana.

Sopra tre mesi sarà necessario un visto

Per ora, invece, i cittadini comunitari possono fare a meno del visto.

Almeno per viaggiare nel Regno Unito e restarci fino a tre mesi. Per un periodo più lungo, nel caso in cui si intenda soggiornare per ragioni di lavoro o di studio, occorreranno invece visti analoghi a quelli richiesti attualmente agli stranieri non comunitari.

Brexit, nuove regole per merci dall'Europa dal 1° ottobre: ma i controlli sono rinviati

Il motivo della scelta

La ministra degli Interni Priti Patel ha di recente spiegato che la scelta è stata determinata dalla volontà di impedire che «criminali» entrino in territorio britannico grazie a documenti falsi. Secondo dati del ministero, infatti, le carte d'identità sono quelle in assoluto più contraffatte e l'anno scorso la metà delle copie illegali erano proprio di carte europee e svizzere. «Il Regno Unito è orgoglioso della sua storia di apertura nei confronti del mondo e continuerà questa tradizione», ha detto la ministra. «Ma dobbiamo reprimere i criminali che cercano di entrare illegalmente nel nostro Paese utilizzando documenti falsi. Mettendo fine all'uso di carte d'identità non sicure - ha sottolineato - rafforziamo i nostri confini e riprendiamo il controllo del nostro sistema migratorio».

Londra, incubo Natale (con l'effetto Brexit): mancano macellai, forniture di carne a rischio

Nessun caos a Fiumicino

D'altra parte l'esigenza di una stretta sulla libertà di movimento è stato uno dei fattori determinanti che hanno portato alla scelta della Brexit nel referendum del 2016. Per evitare caos e spiacevoli incidenti, nell'ultimo mese le ambasciate di quasi tutti i Paesi Ue hanno avvertito i loro connazionali dell'obbligo di avere con sé un passaporto valido prima di intraprendere un viaggio nel Regno Unito. Oggi a Fiumicino, secondo fonti aeroportuali, la giornata si è svolta in totale tranquillità. Tutti i viaggiatori in partenza avevano il passaporto e hanno riferito di essersi informati sul sito Viaggiare sicuri della Farnesina. Gli altri erano residenti iscritti al programma del Settlement Scheme.

Crisi benzina in Gb, primi militari in azione a giorni. Ministro conferma, entreranno in campo 150 autisti dell'esercito

© RIPRODUZIONE RISERVATA