Marina Ovsyannikova, giornalista multata e rilasciata: ma rischia 15 anni per «informazioni false sull'esercito russo»

Marina Ovsyannikova rischia 10 giorni di carcere: la giornalista ha protestato in diretta tv contro la guerra
Marina Ovsyannikova rischia 10 giorni di carcere: la giornalista ha protestato in diretta tv contro la guerra
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Martedì 15 Marzo 2022, 16:21 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 00:27

Marina Ovsyannikova, la giornalista russa che ha protestato in diretta tv contro la guerra in Ucraina, è stata condannata a pagare un multa ed è stata rilaciata. Lo fa sapere il tribunale distrettuale di Ostankino di Mosca. La giornalista è stata multata per 30.000 rubli (circa 255 euro) con l'accusa di aver organizzato una protesta non autorizzata.

Della donna si erano inizialente perse le tracce, prima che la Bbc mostrasse una sua foto in compagnia dell'avvocato in tribunale. La vicenda di Marina Ovsyannikova ha provocato forti reazioni in occidente: l'Onu ha chiesto alla Russia di non punirla «per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione», mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto «protezione consolare» per la giornalista. 

Marina Ovsyannikova, per la Russia l'atto della giornalista è «teppismo». La risposta dell'Ue: «È un esempio di coraggio»

Marina Ovsyannikova è stata tenuta in isolamento e interrogata per 14 ore, secondo quanto riferito dalla stessa reporter all'uscita dal tribunale: «È stata la mia decisione contro la guerra - ha detto -. L'ho presa da sola perché non mi piace che la Russia abbia iniziato questa invasione. È stato davvero terribile».

«Voglio ringraziare tutti per il supporto, amici e colleghi.

Sono stati giorni molto duri. Ho passato due giorni senza dormire. Sono stata interrogata per oltre 14 ore», ha raccontato, aggiungendo che le autorità «non mi hanno permesso di entrare in contatto con persone vicine e parenti. Non mi hanno concesso alcun aiuto legale». I suoi avvocati hanno poi spiegato di essere riusciti ad incontrare la giornalista dopo diverse ore dal fermo.

Marina Ovsyannikova rischia ancora 15 anni di carcere

La decisione del tribunale di punire la giornalista solo con una multa, tuttavia, non la mette al riparo da future ripercussioni. La nuova legislazione russa prevede una pena detentiva fino a 15 anni per chi si rende colpevole della  «diffusione pubblica di informazioni consapevolmente false» sull’esercito russo. Marina Ovsyannikova è stata sanzionata con una multa per un illecito amministrativo, ma non è assolutamente escluso che in futuro possa essere perseguita penalmente per il nuovo reato introdotto da Putin proprio all'indomani dell'invasione dell'Ucraina.

 

Zelensky: «Grato a chi lotta contro la disiformazione»

«Sono grato a tutti quelli che combattono la disinformazione e cercano di dire la verità e personalmente ringrazio la giornalista che è entrata nello studio di Channel one con un manifesto contro la guerra». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video.

 

Giornalista protesta in diretta tv, Cremlino: «Atto di teppismo»

Il Cremlino bolla come «teppismo» il gesto della giornalista russa. Lo scrive il Guardian online. In uno straordinario atto di dissenso, la donna ha alzato un cartello dietro la conduttrice del tg di Channel 1 e ha gridato slogan che denunciavano la guerra in Ucraina. Il video è diventato virale. «Per quanto riguarda le azioni di questa donna, è teppismo», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, elogiando Channel One per quella che ha definito la sua programmazione di qualità, oggettiva e tempestiva.

 

Onu alla Russia: non punitela

Le Nazioni Unite chiedono alla Russia di non punire Marina Ovsyannikova. Ravina Shamdasani, portavoce Onu per i diritti umani, ha spiegato che le autorità russe devono garantire che la donna «non debba affrontare nessuna punizione per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione». Le dichiarazioni arrivano dopo che il Cremlino ha definito la protesta di Marina Ovsyannikova un atto di «teppismo» e il legale della donna, che è stata arrestata dopo la sua protesta, ha detto di non essere ancora riuscito a mettersi in contatto con la sua cliente. «Fermate la guerra, non credete alla propaganda e alla bugie che vi dicono qui», recitava il cartello mostrato dalla donna che ha fatto irruzione mentre andava in onda il telegiornale. «Russi contro la guerra», si leggeva in fondo, in inglese.

 

 

Macron: «Protezione consolare»

Il presidente francese Emmanuel Macron propone una «protezione consolare» per la giornalista russa che ha protestato contro la guerra in Ucraina. 

«Lanceremo la procedura diplomatica per offrire una protezione sia all'ambasciata sia una protezione come l'asilo - ha detto Macron dopo aver visitato un centro che accoglie profughi ucraini nell'ovest della Francia, vicino ad Angers - avrò occasione, nel mio prossimo colloquio con il presidente Putin, di proporre questa soluzione in modo diretto e molto concreto». 

 

Ue sanziona l'ad della tv russa

Konstantin Ernst, l'amministratore delegato di Chanel 1, il canale tv controllato dallo stato per cui lavora la giornalista anti-guerra Marina Ovsyannikova, è nella lista dei russi finiti nel mirino delle nuove sanzioni Ue. Lo riporta il Guardian ricordando che tra i personaggi russi c'è il capo della manifestante contro la guerra Marina Ovsyannikova su Channel One russo insieme al proprietario del Chelsea Roman Abramovich per i suoi «ottimi rapporti con Vladimir Putin», riferiscono Daniel Boffey e Jennifer Rankin. Konstantin Ernst, l'amministratore delegato del canale televisivo controllato dallo stato, e il proprietario della squadra di calcio del Chelsea sono tra le 15 persone recentemente prese di mira dall'Ue.

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