Mamma annega la figlia di 10 anni nella vasca da bagno: «Prima l'ho addormentata con 80 pasticche»

Mamma annega la figlia di 10 anni nella vasca da bagno: «Prima l'ho addormentata con 80 pasticche»
Mamma annega la figlia di 10 anni nella vasca da bagno: «Prima l'ho addormentata con 80 pasticche»
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Venerdì 3 Gennaio 2020, 14:01 - Ultimo aggiornamento: 14:49

«Un dramma familiare che poteva e doveva essere evitato». Un commento, questo, ampiamente condiviso di fronte alla notizia di una mamma, affetta da problemi psichici e in una disastrosa situazione economica, che il 30 dicembre scorso ha ucciso la figlia di 10 anni, annegandola nella vasca da bagno.

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Il tremendo delitto si è consumato in una casa di Girona, non lontano da Barcellona. La mamma, 49 anni, dopo aver ucciso la figlia aveva avvertito un giornalista di un quotidiano locale e un vicino di casa, agente di polizia, a cui aveva confessato l'omicidio. Il tribunale di Girona ha confermato la custodia cautelare in carcere per la donna, che ha rivelato agli inquirenti di aver indotto un profondo sonno alla figlia prima di ucciderla, somministrandole 80 pasticche di diversi antidepressivi.

Come riporta anche 20minutos.es, la donna ha sempre confermato la propria versione dei fatti, esponendola in modo lucido e senza contraddizioni tra una confessione e l'altra. «La minore, dopo aver bevuto quel cocktail di antidepressivi, era entrata in un profondo stato di sonnolenza mentre si trovava sul divano, mentre la madre iniziava a riempire d'acqua la vasca da bagno. Subito dopo, la donna ha preso la bambina e l'ha immersa in acqua, ancora vestita, per almeno dieci minuti», si legge nell'atto del tribunale.

Il pm che si sta occupando del caso, Enrique Albata, ha spiegato in una conferenza stampa: «La donna arrestata soffriva di problemi psichici, ma anche di una terribile fragilità emozionale. Negli ultimi tempi, la donna aveva mostrato chiari segni di disperazione e sensazione di rovina». Come ha spiegato il pubblico ministero, la 49enne era stata dimessa da un centro psichiatrico la vigilia di Natale, per poi finire al pronto soccorso dopo aver tentato il suicidio appena tre giorni dopo. Le indagini hanno anche permesso di accertare che la famiglia voleva chiedere il ritiro della custodia legale della bambina alla donna. Le pasticche somministrate alla bambina, invece, sono risultate essere tutte regolarmente acquistate dietro prescrizione medica, a causa dei problemi psichici della madre.

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