Incoronazione Re Carlo III, la corona, la pietra di Scone, il cucchiaio: 5 curiosità sul rituale di Westminister

La cerimonia da secoli segue un rituale preciso e immutabile

Incoronazione Re Carlo III, 5 curiosità sul rituale: reliquie secolari e cimeli d'oro
Incoronazione Re Carlo III, 5 curiosità sul rituale: reliquie secolari e cimeli d'oro
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Sabato 6 Maggio 2023, 11:34

Tutto pronto per l'incoronazione ufficiale di re Carlo III, figlio della compianta regina Elisabetta II, di cui eredita il trono del Regno Unito. La cerimonia è iniziata alle ore 11.20 italiane, con il trasporto di re Carlo e della regina Camilla (sua consorte) verso l'abbazia di Westminister, a Londra. Dalle 12.00 in poi, comincerà la cerimonia vera e propria, all'interno della chiesa medievale. Ecco dunque cinque curiosità, tra relique millenarie e cimeli placcati in oro, che contraddistinguono il rituale. 

La Sedia dell'Incoronazione e la Pietra di Scone

Re Carlo III siederà su una sedia millenaria, che intreccia 1500 di storia irlandese, scozzese e inglese, chiamata appunto "Sedia dell'Incoronazione". Alta 2,05 metri, realizzata in rovere, originariamente rivestita in foglia d'oro e vetro colorato, ogni nuovo regnante si è seduto sopra di essa dal 1308 ad oggi, prima di ricevere la corona in capo. L'oro si è consumato nel tempo e la sedia è stata negli anni incisa più volte da visitatori e turisti.

Edoardo I d'Inghilterra fece costruire la Sedia dell'Incoronazione appositamente per racchiudere la "Stone of Scoone" (trad. "Pietra di Scone"), una sacra pietra di roccia areanaria. Anch'essa vanta una storia millenaria, avvolta dalla leggenda, oltre che un fortissimo significato simbolico. 

Conservata per secoli nel monastero di Scone, la roccia - conosciuta anche come "Pietra del Destino" - veniva usata in origine per l'incoronazione dei monarchi irlandesi (prima) e scozzesi (dopo). 

Una delle leggende che ruotano attorno alla Pietra di Scone viene dalla Bibbia: narra che questa fosse la pietra usata come cuscino dal patriarca ebraico Giacobbe, nel santuario di  Bet-El.

Dopo alcune visioni avute nel sonno, il patriarca consacrò la pietra a Dio. Si dice poi che Fergus Mor MacEirc, fondatore della linea reale scozzese, abbia portato con sé la pietra dall'Irlanda, quando si trasferì in Scozia intorno al 498. 

Re Edoardo I d'Inghilterra la portò via da Scone, durante le guerre di conquista della Scozia, nel 1296. A partire dal XIII secolo, venne dunque usata per l'incoronazione dei monarchi inglesi nell'abbazia di Westminister, dove è rimasta a lungo custodita. 

Nel 1996 il primo ministro John Major restituì la pietra alla Scozia, come richiesto per decenni dal popolo scozzese, con la consapevolezza che sarebbe tornata momentaneamente a Londra per le future incoronazioni. 

Nei giorni scorsi, la pietra è stata quindi temporaneamente rimossa dal Castello di Edimburgo - dove oggi viene custodita, per via della caduta in rovina del monastero di Scone - in una cerimonia supervisionata dal primo ministro scozzese Humza Yousaf. 

La corona di Sant'Edoardo

Il momento culminante della cerimonia di incoronazione di re Carlo avverrà quando l'arcivescovo di Canterbury posizionerà la corona di Sant'Edoardo sulla testa di Carlo. Sarà l'unica volta, durante il suo regno, in cui il monarca indosserà la corona d'oro massiccio, che presenta un berretto di velluto viola, una fascia di ermellino e archi incrociati sormontati da una croce.

La corona luccica di pietre preziose, tra cui tormaline, topazi, rubini, ametiste, zaffiri, granati, peridoti, zirconi, spinelli e acquamarine. Fu realizzata per l'incoronazione di re Carlo II nel 1661, e da allora è stata utilizzata in ogni incoronazione. Si tratta di una replica della corona originale, creata nell'XI secolo e fusa dopo l'esecuzione di Carlo I nel 1649.

Dopo la cerimonia, re Carlo scambierà la corona di Sant'Edoardo, dal peso 2,08 chilogrammi con la corona imperiale di stato, che pesa circa la metà, per la processione di ritorno a Buckingham Palace.

La regina Elisabetta II in passato affermò che quest'ultima corona, nonostante il peso ridotto, fosse in realtà ancora più complicata da tenere in testa: rischiava infatti di cadere se non avesse tenuto la testa perfettamente dritta, mentre leggeva il discorso annuale in Parlamento.

Il cucchiaio dell'incoronazione

Il cucchiaio dell'incoronazione, 26,7 centimetri di argento placcato in oro, è l'unico pezzo delle insegne originali sopravvissuto alla guerra civile inglese: dopo la morte di re Carlo I il resto della collezione fu sciolto (come la corona di Sant'Edoardo) o venduto, per via della volontà del Parlamento di abolire la monarchia per sempre. 

Il cucchiaio è un elemento cruciale della cerimonia: al momento dell'incoronazione, l'arcivescovo di Canterbury verserà l'olio santo da un'ampolla a forma di aquila nel cucchiaio, poi lo strofinerà sulle mani, sul petto e sulla testa del nuovo re. 

Il rito ha radici che affondano nella storia biblica. Così infatti, secondo le sacre scritture, si svolse l'unzione del re Salomone d'Israele, per confermare la natura divina della nomina del sovrano. Sebbene il monarca oggi non sia più considerato di discendenza divina, la cerimonia è rimasta identica fino ai giorni nostri. 

Si ritiene che il cucchiaio in questione, invece, sia stato realizzato durante il XII secolo per il re Enrico II o il re Riccardo I, allo scopo di mescolare acqua e vino, secondo il Royal Collection Trust.

Il Cullinan Diamond

Due pietre ricavate dal Cullinan Diamond - il più grande diamante grezzo mai trovato - avranno un posto di rilievo nell'incoronazione,nonostante qualche piccola lamentela da parte della Royal Family, che preferirebbe evitare: il diamante è stato trovato nel 1905 in Sudafrica, quindi alcuni considerano le gemme come un simbolo dell'oppressione coloniale. 

"Cullinan I", un'enorme pietra a forma di goccia da 530,2 carati, è quella incastonata nello Scettro del Sovrano con Croce, che sarà consegnato a re Carlo come simbolo del suo potere.

"Cullinan II", una gemma a forma di cuscino di 317,4 carati, è montata invece sulla parte anteriore della corona di Stato, che Charles indosserà quando lascerà l'Abbazia di Westminster.

L'olio sacro dell'unzione

La cerimonia di consacrazione dell'olio sacro dell'unzione, ha avuto luogo nelle settimane scorse presso la basilica del Santo Sepolcro, a Gerusalemme, dal patriarca greco-ortodosso Teofilo III e dall’arcivescovo anglicano della Città Santa, Hosam Naoum.

Secondo quanto riportato dal sito della Corona inglese, l’olio è stato ricavato da olive raccolte sul Monte degli Ulivi, presso il monastero di Maria Maddalena e il monastero dell’Ascensione. Il monastero di Maria Maddalena è anche il luogo di sepoltura della principessa Alice di Grecia, nonna del re Carlo, madre del principe consorte Filippo di Edimburgo.

Le olive sono state spremute appena fuori Betlemme. L’olio è stato poi profumato con oli essenziali – sesamo, rosa, gelsomino, cannella, neroli, benzoino e ambra – oltre a fiori d’arancio. É stato preparato applicando le stesse procedure adottate per l’incoronazione della regina Elisabetta II, la cui formula è stata ripetuta per centinaia di anni e oggi sarà effettuata anche per l’unzione della regina consorte.

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