Igor Osipov, arrestato il comandante della flotta russa del Mar Nero. E spunta l'aereo spia Usa P-8 Poseidon

A riferirlo è il media polacco Onet citando il portale “Defence Express”

Igor Osipov, arrestato il comandante della flotta russa del Mar Nero dopo l'affondamento del Moskva
Igor Osipov, arrestato il comandante della flotta russa del Mar Nero dopo l'affondamento del Moskva
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Venerdì 22 Aprile 2022, 12:37 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 22:18

È caccia ai responsabili della disfatta dell'incrociatore russo Moskva, la nave ammiraglia affondata da missili ucraini Neptun qualche giorno fa a 25 chilometri davanti a Odessa. Il colpo per Putin è stato durissimo: l'imbarcazione, infatti, era molto strategica per Mosca per quanto riguarda le operazioni militari volte al controllo dell territorio. Per questo, l'ammiraglio Igor Osipov, comandante della flotta del Cremlino nel Mar Nero, è stato rimosso dall'incarico e arrestato. A riferirlo è il media polacco Onet citando il portale “Defence Express”. I russi - sempre secondo la stessa fonte - stanno conducendo sopralluoghi nel punto dell'affondamento della nave e sarebbe sotto inchiesta anche il vice ammiraglio Arkady Romanov (attuale vice comandante della flotta del Mar Nero) che per ora ha assunto la guida della flotta nell'area.

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L'aereo spia Usa 

Un aereo spia Usa P-8 Poseidon stava pattugliando il Mar Nero nelle ore precedenti all'attacco contro l'incrociatore.

Lo rivela il Times, secondo cui il velivolo per il pattugliamento marittimo - che costa circa 400 milioni di euro - si trovava a circa 160 chilometri dall'incrociatore. Il P-8 è in grado di tracciare navi e sottomarini a grande distanza. Secondo il Times, il P-8 è decollato dalla base americana di Sigonella il 13 aprile, alcune ore prima dell'attacco, e - dopo aver spento i suoi localizzatori - si è posizionato sulla costa rumena del Mar Nero per tentare di localizzare la posizione della flotta russa. Il velivolo è rimasto 'nascostò per quasi tre ore ai radar. La Marina degli Stati Uniti non ha confermato di aver assistito l'Ucraina nell'attacco fornendo dati di intelligence.

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