Nucleare, chi ha più armi: la Russia la più potente ma gli Usa spendono di più

Nucleare, chi ha più armi: la Russia la più potente ma gli Usa spendono di più
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Martedì 26 Aprile 2022, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 15:28

La Russia secondo Vladimir Putin è una delle «nazioni nucleari più potenti al mondo» e per questo ha fatto capire di essere disposto a usare questa arma definitiva nei confronti dell’Occidente se Europa e Stati Uniti continueranno a contrastare, con invio di armi e sanzioni economiche, la  guerra di Mosca contro l’Ucraina. Ma il Cremlino ha veramente un arsenale così potente e pericoloso?

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I numeri della Russia

Effettivamente la Russia detiene il secondo arsenale nucleare al mondo. Si tratterebbe di 4.477 testate di varia potenza, di cui 1.588 già schierate e pronte per l’uso. A questi numeri si aggiungerebbero le testate nucleari in lista per essere smantellate, ma ancora potenzialmente utilizzabili, per un totale di 5.977 unità.

Le stime arrivano dal think tank indipendente Federation of American Scientists (Fas). Secondo queste stime 812 testate nucleari sarebbero installate su missili balistici intercontinentai (Icbm), 576 su sottomarini lanciamissili e circa 200 su bombardieri.

 

Ulteriori 977 testate sarebbero in magazzino, insieme a 1.912 testate “tattiche”, cioè quelle a potenza ridotta e a corta gittata, che verrebbero utilizzate ipoteticamente sul campo di battaglia. A questi numeri vanno poi aggiunti quelli dei missili da crociera ipersonici, strumenti bellici capaci potenzialmente di trasportare testate nucleari.

Gli Stati Uniti

Gli Stati Uniti, secondo i dati forniti dalla Federation of American Scientists, avrebbero un arsenale nucleare poco più piccolo di quello russo. Il totale è stimato a 5.428 unità, di cui 1.744 già dispiegate e pronte all'uso: 1.644 di tipo strategico e 100 tattiche. Circa un centinaio dellearmi statunitensi sono dislocate in cinque Paesi europei della Nato: principalmente in Germania. La terza potenza atomica mondiale è rappresentata dalla Cina con 350 testate); a ruota seguono la Francia (300); Regno Unito (215); Pakistan (150); India (140) e Corea del Nord (10). L’Italia non produce né possiede armi nucleari ma partecipa al programma di «condivisione nucleare» della Nato. Sul nostro territorio, in base agli accordi dell’Alleanza atlantica, ci sarebbero una cinquantina di testate suddivise tra le due basi aeree militari di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone).

Le spese nel mondo per il riarmo

Sia la Russia che gli Stati Uniti hanno incrementato negli ultimi anni le spese per gli armamenti nucleari. Mosca nel 2019 ha speso 8,5 miliardi di dollari, mezzo miliardo in più rispetto al 2018. Anche negli Stati Uniti la cifra prevista per curare gli armamenti atomici è cresciuta nel 2019 rispetto al 2018 di ben 5,8 miliardi di dollari, per una spesa totale di 35,4 miliardi. Dunque l'America ha meno armi ma spende di più. Hanno incrementato la spesa anche l’India per 200 milioni di dollari (totale 2,3 miliardi), la Francia per 400 (arrivando così a 4,8 miliardi) e la Cina per 400 milioni (totale 10,4 miliardi). Nel 2019 non hanno invece aumentato la spesa Gran Bretagna (ferma a 8,9 miliardi), Israele (1 miliardo), Corea del Nord (0,6), mentre il Pakistan è sceso da 1,2 miliardi a 1 miliardo.

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