Tensione alle stelle sull'asse Helsinki-Mosca, dopo che il Paese nordico ha annunciato di voler entrare nella Nato e la Russia ha sospeso le forniture di energia elettrica. Il Cremlino considera l'ingresso della Finlandia nell'Alleanza una «minaccia» e si è detto pronto a ricorrere a «contromisure tecnico-militari». L'ipotesi di una escalation sembra ancora lontana, ma Helsinki sarebbe già pronta a difendere la sua intera popolazione grazie a una monumentale rete di bunker costruita sotto la Capitale.
Finlandia, il maxi-bunker in grado di proteggere tutta Helsinki
Il maxi-rifugio finlandese è in grado di mettere a riparo circa 900mila persone, quasi un terzo in più di tutti gli abitanti della città. La costruzione dei bunker è cominciata negli anni '60 e, da allora, nella roccia di Helsinki sono stati scavati circa 9 milioni di metri cubi.
The hidden bunker city under Helsinki where Finns can survive months https://t.co/hgMUTzOjus
— Daily Mail Online (@MailOnline) May 13, 2022
Anna Lehtiranta, capo della comunicazione del dipartimento di soccorso di Helsinki, ha dichiarato al Daily Mail: «In quanto paese neutrale, abbiamo sempre sentito il bisogno di proteggerci. E lo facciamo». La funzionaria ha spiegato: «I rifugi sotterranei costruiti nella roccia della Finlandia sono figli dalla nostra esperienza nella Guerra d'Inverno e durante la Seconda guerra mondiale. Tutti abbiamo parenti che hanno sofferto quei traumi».
Le regole all'interno dei bunker finlandesi
Oltre alla rete di rifugi, anche le 25 stazioni della metropolitana di Helsinki possono essere convertite in bunker sotterranei, potenzialmente in grado di ospitare persone per settimane e settimane. Le linee guida ufficiali affermano che «tutti coloro che soggiornano in Finlandia», compresi gli ospiti di hotel, avranno un posto garantito nei bunker in caso di necessità. Le regole specificano anche che «alcool, droghe, armi, dispositivi che producono calore o qualsiasi cosa che abbia un cattivo odore non sono ammessi nei rifugi».
La Finlandia, inoltre, sarebbe protetta anche da eventuali attacchi hacker dalla Russia: «Sebbene sotto terra ci sarà un segnale telefonico - ha detto Lehtiranta - la nostra minore dipendenza dalla tecnologia nei rifugi significa che siamo completamente al sicuro contro gli attacchi informatici».