India, per la variante si temono 8 milioni di contagi al giorno: pericolo per Nepal e Africa

Covid, dall'India una crisi mondiale ancora più grave
Covid, dall'India una crisi mondiale ancora più grave
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Giovedì 13 Maggio 2021, 19:55 - Ultimo aggiornamento: 14 Maggio, 12:05

Il numero di contagi Covid nel mondo da inizio pandemia ha superato oggi la soglia 160 milioni, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins, mentre i decessi sono stati in totale oltre 3,32 milioni. Il Paese più colpito al mondo, in termini assoluti, sono gli Stati Uniti, con 32,8 milioni di casi e 583.650 morti, seguiti da India e il Brasile. Ma proprio sull'India sono ora puntati i riflettori internazionali: l'Università di Washington stima che il numero reale di nuove infezioni giornaliere nel paese sia di circa 8 milioni, l'equivalente dell'intera popolazione di New York City che viene infettata ogni giorno.

Una conseguenza della crescente diffusione della variante indiana del virus, segnalata per la prima volta il 5 ottobre 2020 a Maharashtra, stato dell'India Centro-occidentale e ormai rilevata in 44 paesi del mondo secondo l'Oms. La variante B.1.671 è caratterizzata da una duplice mutazione, E484Q e L425R, della proteina Spike. Questa particolare "mutazione tandem” sarebbe alla base di una sua maggiore trasmissibilità. Ma se da una parte i paesi Ue del mondo occidentale sono pronti ad limitare il suo contagio armati di vaccini e sistemi di monitoraggio, altri paese, come il vicino Nepal o i paesi africani densamente popolati, vedono nella variante indiana un pericoloso nemico difficile da combattere.

Commissione UE invita Stati membri a limitare viaggi da India

EMERGENZA IN INDIA - Ancora 362.727 nuovi casi di coronavirus e 4.120 decessi nella giornata di ieri in India, secondo i dati del ministero alla Sanità. I contagi totali sono saliti a 23.703.665 e le vittime a 258.317, con un tasso di letalità dell'1,09 per cento ma gli esperti avvertono che i numeri reali sono molto più grandi e potrebbero ancora aumentare rapidamente mentre il virus si diffonde nell'India rurale. La campagna di vaccinazione del Paese, iniziata il 16 gennaio, ha portato sinora a 177 milioni 214 mila immunizzati, ed è aperta a tutti i maggiorenni, ma è notevolmente rallentata dalle difficoltà di ottenere i vaccini da parte dei vari Stati. In India diversi corpi sono stati trovati sepolti nella sabbia lungo il fiume Gange, nel nord dell'India, probabilmente a causa del prezzo delle cremazioni. Lo hanno confermato funzionari del governo. I media locali hanno riferito che da quando il bilancio delle vittime, durante la seconda ondata di pandemia, ha iniziato ad aumentare, i prezzi per le cremazioni sono aumentati. Questa situazione potrebbe aver indotto le famiglie più povere a consegnare i resti dei propri cari al fiume o a seppellirli. Quasi 100 corpi sono stati ritrovati negli stati di Uttar Pradesh e Bihar all'inizio di questa settimana, le immagini spaventose dei cadaveri hanno creato indignazione tra la popolazione locale e sui social indiani.

 

Covid, allarme Ecdc: variante indiana si sta diffondendo in Europa, poco in Italia

DIFFUSIONE DELLA VARIANTE INDIANA - È allarme in tutto il mondo per la variante Indiana, ormai rilevata in 44 paesi, secondo l'Oms.

E se anche l'UE invita i Paesi membri a «limitare ulteriormente i viaggi dall'India» per arginarne la diffusione, la Gran Bretagna vede crescere la propria preoccupazione. A fare il punto è l'ultimo rapporto pubblicato dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc). «La variante è stata rilevata in sequenze caricate nel database Gisaid in tutte e sei le regioni dell'Oms», afferma l'organizzazione aggiungendo «di aver ricevuto» notifiche di rilevamento in altri cinque paesi». Di questa variante sono stati individuati tre sottotipi, B.1.617.1, B.1.617.2 e B.1.617.3, di cui i primi due segnalati in Europa.

Il primo, B.1.617.1, è quello rilevato in India a dicembre, che ha raggiunto il suo picco a fine marzo, per poi calare ad aprile. In base alle sequenze del virus pubblicate sulla banca dati Gisaid EpiCov, è stato rilevato in India (1147), Regno Unito (247), Usa (137), Singapore (64), Germania (28), Australia (21), Danimarca (21), Bahrain (9), Giappone (9), Angola (8), Svizzera (8), Hong Kong (7), Irlanda (7), Portogallo (7), Belgio (5), Lussemburgo (5), Corea del Sud (5), Canada (4), Olanda (4), Nuova Zelanda (4), Svezia (4), Francia (3), Giordania (3), Repubblica Ceca (2), Guadalupe (2), Russia (2), Sint Maarten (2), Spagna (2), Cambogia (1), Grecia (1), Italia (1), Malesia (1), e Messico (1).

 

Il sottotipo B.1.617.2 è quello che invece ora sta diventando dominante in India da metà aprile e si sta diffondendo rapidamente anche in Europa. Al 10 maggio infatti è stato rilevato nel Regno Unito (676), India (290), Usa (192), Singapore (91), Australia (58), Germania (31), Giappone (20), Danimarca (18), Bahrain (13), Belgio (12), Francia (12), Irlanda (12), Svizzera (10), Nuova Zelanda (9), Italia (5), Polonia (5), Cina (4), Spagna (3), Svezia (3), Indonesia (2), Olanda (2), Aruba (1), Austria (1), Canada (1), Grecia (1), Hong Kong (1), Lussemburgo (1), Norvegia (1), Romania (1), Slovenia (1), e Corea del Sud (1). Il terzo sottotipo, rilevato a febbraio in India, è invece ancora raro.

«Il dato positivo - rileva il virologo dell'Università Bicocca di Milano, Francesco Broccolo - è che il sottotipo 2 della variante indiana, quello che più si sta diffondendo in Europa, non presenta la mutazione E 484 Q, presente negli altri due sottotipi, e nelle varianti sudafricana e brasiliana, capace di sfuggire agli anticorpi neutralizzanti del virus». Fiducioso anche il responsabile della strategia sui vaccini dell'Ema, Marco Cavaleri. «Stiamo monitorando molto da vicino - ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa - i dati sulla variante indiana e ci sono evidenze promettenti sulla possibilità che i vaccini a mRna siano in grado di neutralizzarla». «Siamo piuttosto fiduciosi» che i vaccini di questo tipo «saranno efficaci», ha sottolineato Cavaleri, precisando che dovranno essere raccolte «ulteriori prove».

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NEPAL - Ma se in una parte del mondo rimane viva la fiducia negli strumenti a disposizione per affrontare l'emergenza, i paesi meno fortunati temono di esser destinati a vivere le stesse dinamiche indiane. «La pandemia ha evidenziato ancora una volta l'estrema disuguaglianza internazionale nell'accesso a vaccini e farmaci salvavita», afferma Bina Agarwal, professore di economia dello sviluppo e ambiente presso l'Università di Manchester. In India solo il 2,8% della popolazione è ad oggi completamente vaccinata. Il governo indiano non è riuscito a ordinare abbastanza vaccini per la sua popolazione, né ad aumentare il suo programma di vaccinazione abbastanza velocemente. Preoccupa la situazione in Nepal, che condivide un lungo confine poroso con l'India. I casi confermati quotidianamente nella nazione himalayana sono aumentati di trenta volte dall'11 aprile all'11 maggio, mentre sono state registrate 9.300 infezioni: una situazione che preoccupa il settore turistico nazionale.

 

PAESI AFRICANI - Particolarmente preoccupante la situazione per i paesi africani, molti dei quali non hanno ancora sperimentato grandi epidemie. Versioni della variante B.1.617 sono già state segnalate in Angola, Ruanda e Marocco, riporta il Time. L'Uganda è stato il primo paese del continenteafricano a confermare la presenza della variante identificata per la prima volta in India alla fine dell'anno scorso. Kenya, Marocco e Sud Africa hanno successivamente confermato i casi di questa variante. La variante sudafricana è invece stata registrata in più di altri 20 paesi d'Africa. Ma potrebbero esserci stati assenti all'appello perchè non in grado di eseguire il sequenziamento genomico specializzato per rilevare varianti di coronavirus. La maggior parte dei paesi ha lanciato campagne di immunizzazione Covid-19, ma ci sono ancora alcuni stati che devono ancora lanciare o addirittura acquisire vaccini. Durante la prima fase della pandemia, il tasso di mortalità complessivo in Africa era inferiore rispetto al resto del mondo ma, riporta BBC, è aumentato dal luglio dello scorso anno, quando era in media del 2,1%, al 2,7% nell'aprile di quest'anno.

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