Covid, Speranza: «Pianificare lezioni online in caso di chiusure temporanee». Allarme Oms: con pandemia stop scuola per 1,6 miliardi

Covid, allarme Oms: «Con pandemia stop scuola per 1,2 miliardi studenti, effetti gravi»
Covid, allarme Oms: «Con pandemia stop scuola per 1,2 miliardi studenti, effetti gravi»
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Lunedì 31 Agosto 2020, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 21:17

Il Covid-19 «ha creato la più grande interruzione dei sistemi educativi nella storia». Ad essere colpiti «quasi 1,6 miliardi di studenti in più di 190 Paesi e la nostra regione non fa eccezione». È l'allarme contenuto nella dichiarazione congiunta del direttore Regionale per l'Europa dell'Oms Hans Kluge e del ministro della Salute, Roberto Speranza, al termine del summit con 53 Paesi sull'emergenza pandemia.

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La chiusura delle scuole in piena emergenza, «è stata vitale» ma ora va determinata la riapertura degli Istituti in «modo sicuro» perché lo stop delle scuole può provocare effetti gravi in termini di istruzione e di salute, compresa quella mentale, lo sviluppo sociale e il rischio di trovarsi in un ambiente familiare violento. L'impatto più pesante per i bimbi in situazioni vulnerabili e di indigenza. «Abbiamo convenuto - spiegano Kluge e Speranza - che esiste un'ampia gamma di misure che possono essere prese in considerazione per la riduzione del rischio negli ambienti scolastici». Su tutte: «Le misure protettive che vanno dall'igiene delle mani al distanziamento fisico, l'uso di mascherine dove appropriato, la permanenza a casa in caso di malattia - elencano - sono le pietre angolari di un'istruzione scolastica sicura» in un periodo di convivenza con Covid-19. Altro punto importante per il ministro italiano e il direttore di Oms Europa: «Dovranno essere attuate politiche specifiche per i bambini a rischio con esigenze di apprendimento speciali o particolari condizioni di salute, nonché per gli educatori con problemi di salute che li rendono vulnerabili a infezioni più gravi».

 

La «coalizione» tra gli stati europei

Per tutti questi motivi nasce una «coalizione tra i nostri Stati membri per informare delle nostre azioni e andare avanti congiuntamente per attuare le migliori misure possibili sull'offerta di un'istruzione scolastica sicura per tutti». È questo infatti il primo punto degli impegni sottoscritti in una dichiarazione congiunta di Kluge e di Speranza. I Paesi si sono impegnati poi a condividere una serie di dati per raccogliere più informazioni sull'impatto del Covid-19 sui bambini, le loro famiglie e le comunità in funzione delle politiche future e si sono impegnati a preservare l'equità come principio guida fondamentale. «Non possiamo lasciare che i bambini diventino le vittime nascoste di questa pandemia», si legge nella dichiarazione.
 

Le misure

Uso di mascherine dove appropriato; a casa se malati; politiche specifiche per bambini a rischio e con bisogni speciali, ma anche per gli insegnanti vulnerabili alle infezioni per particolari problematiche di salute; necessità di essere pronti alla didattica online da usare in caso di chiusure, per docenti e bimbi fragili, e in caso di aule piccole che richiedono l'alternanza dei bambini per rispettare il distanziamento. Sono alcune delle misure da considerare per una scuola sicura ai tempi di Covid-19, secondo quanto spiegano Hans Kluge e il ministro Speranza. «Riconosciamo che molti genitori, educatori e bambini stessi hanno molte preoccupazioni e ansie riguardo all'andare a scuola in questi tempi - osservano Speranza e Kluge, riportando in una dichiarazione congiunta i principali esiti del meeting online - Pertanto, oggi ci siamo incontrati virtualmente con i rappresentanti degli Stati membri per sviluppare una cornice» di riferimento «per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini, delle loro famiglie e delle comunità. Ribadiamo che le nostre discussioni sono guidate dal miglior interesse del bambino e da considerazioni di salute pubblica generale, informate da evidenze intersettoriali e specifiche al contesto». 
 

Lezioni online

Ancora, si mette l'accento sulle lezioni online come strumento per garantire continuità nell'istruzione per tutti quanti e in caso si debbano mettere in atto quarantene di classe o d'istituto: «È realistico prepararsi e fare piani per rendere disponibile la didattica online a integrazione dell'apprendimento in aula nel prossimo anno scolastico». «Ciò sarà necessario durante le chiusure temporanee - dicono Speranza e Kluge - può essere un'alternativa per bambini e insegnanti con condizioni di salute particolari, può essere necessario durante quarantene episodiche e può integrare l'apprendimento scolastico in circostanze in cui i bambini alternano la loro presenza a scuola» a periodi a casa «per rispettare le esigenze di distanziamento fisico nelle aule più piccole». Infine, concludono, «l'importante collegamento tra i settori della salute e dell'istruzione continuerà a crescere mentre navighiamo nella nuova realtà post Covid-19. Ci impegniamo a lavorare in tutti i settori per soddisfare le esigenze dei bambini».

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