Festività natalizie da trascorrere con i familiari più stretti e senza eccessi. I governi europei offrono un compromesso ai propri cittadini per salvare le vacanze invernali tenendo alta la guardia sulla pandemia. Così in Spagna e Germania si pensa a rigidi limiti al numero di persone per le riunioni, da 6 a 10. La Gran Bretagna autorizza gli incontri a gruppi di tre famiglie. Mentre in Francia ci si avvia verso un primo alleggerimento del lockdown.
I contagi nella seconda ondata in Europa sono ancora tanti (preoccupa soprattutto il dato dei morti nelle 24 ore, a partire dall'Italia), ma allo stesso tempo le restrizioni adottate all'inizio dell'autunno hanno iniziato a mostrare i primi effetti positivi sulla curva. Per l'Oms l'ideale sarebbe evitare pranzi e cene in famiglia a Natale, ma chi governa vuole tentare di concedere un pò di respiro ai cittadini, dando anche una spinta ai consumi.
Le autonomie locali avranno l'ultima parola sui provvedimenti, ma Madrid ha auspicato un'intesa su alcune «raccomandazioni comuni». Nel Regno Unito l'alleggerimento delle restrizioni sarà limitato a 5 giorni, dal 23 al 27 dicembre. Il governo ha dato il via libera a riunioni di famiglia, nelle case, nei luoghi di preghiera e negli spazi pubblici fino a un massimo di componenti di tre nuclei non conviventi. E si prevede anche un allentamento ai vincoli sugli spostamenti e i trasporti attraverso il Paese nello stesso arco di tempo. Ci sarà anche una riduzione dei tempi per la quarantena precauzionale per gli arrivi nell'isola: da 14 a 5 giorni, con un tampone negativo.
In questa politica europea di inversione di tendenza sul fronte delle restrizioni, il segnale più forte è arrivato dalla Francia, che nelle ultime settimane aveva reimposto il lockdown più rigido. Emmanuel Macron, in un discorso alla nazione, ha dettagliato la fine del regime di confinamento in tre passaggi. Da sabato, tra le altre cose, saranno riaperti i negozi e dal 15 dicembre il lockdown sarà sostituito dal coprifuoco nazionale dalle 21 alle 7. «Abbiamo frenato la circolazione del virus ma dobbiamo continuare con i nostri sforzi», ha però avvertito il presidente. In Francia, come altrove, la cautela è d'obbligo. Altrimenti, ha detto il premier Jean Castex, le feste rischiano di diventare una «fabbrica di Covid».