Cina, paura Covid: «Fate scorte alimentari e state a casa». E Pechino dimezza i voli

Scatta anche la chiusura di alcune scuole

Cina: «Fate scorte alimentari e state a casa». Misure anti-Covid, subbuglio per l'annuncio
Cina: «Fate scorte alimentari e state a casa». Misure anti-Covid, subbuglio per l'annuncio
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Martedì 2 Novembre 2021, 19:41 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 14:15

"Fate scorte alimentari e restate in casa". In Cina lo scompiglio, che in molti hanno collegato all'insorgenza di nuovi focolai Covid causata dalla variante Delta, è arrivato via web: un messaggio del Ministero del Commercio ha messo in subbuglio le famiglie, con l'invito agli approvvigionamenti alimentari per un periodo lungo che abbraccia l'inverno e si spinge fino alla primavera. Seguito da un sollecito alle autorità locali a tutelare la sicurezza ed evitare tensioni e episodi violenti nell'accaparramento delle derrate.

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I timori, dall'epidemia alle tensioni con Taiwan

La dichiarazione, diffusa nella tarda serata di lunedì, ha infiammato le discussioni online e alimentato varie teorie tra i timori di un allargamento dell'epidemia di coronavirus, un'ondata di freddo già prevista o addirittura un'escalation nel braccio di ferro con Taiwan. In risposta all'ondata di panico, l'Economic Daily, testata sostenuta dal Partito comunista cinese, ha invitato i netizen a non spingersi troppo oltre con l'immaginazione, dando un'interpretazione autentica della direttiva secondo cui lo scopo era solo quello «di assicurarsi che i cittadini non fossero colti alla sprovvista in caso di blocco» della loro zona.

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Il principale rischio collegato al  Covid

Messo in questi termini, l'appello lanciato alla popolazione sembrerebbe dunque essere principalmente legato al rischio di una nuova emergenza Covid e alla politica della tolleranza zero adottata da Pechino. Come dimostrano i tamponi di massa scattati su 33mila persone a DisneyLand di Shanghai, chiuso dopo un unico contagio.

O l'operazione sul treno veloce diretto a Shangai e costretto la scorsa settimana a fermarsi, evacuare tutti gli oltre 200 passeggeri a bordo e trasferirli nei centri Covid dopo, anche in quel caso, un solo sospetto caso di contagio.

Dimezzati i voli

La capitale, intanto, ha dimezzato i suoi voli nell'ambito della stretta contro i focolai di variante Delta, a meno di 100 giorni dalle Olimpiadi invernali. Come testimonia il sito di monitoraggio aereo VariFlight: un migliaio di voli, circa la metà di quelli da e per i due aeroporti della città (Capital e Daxing), sono stati cancellati. La commissione sanitaria locale, sollecitando la terza dose di vaccino e chiedendo di non lasciare la città se non in casi «assolutamente necessari», ha chiarito che i residenti partiti per viaggi d'affari o di piacere in aree con casi confermati dovrebbero «rinviare» il ritorno, causando malcontento sul web. Pechino ha riportato quattro nuovi contagi, tutti in una famiglia di Tiantongyuan, nel distretto di Changping.

Chiuse una ventina di scuole

Di riflesso, l'area è stata etichettata come a 'medio rischio' con la chiusura di quasi venti scuole e test per circa 142.700 residenti. Lunedì sera, durante una riunione video, Cai Qi, potente capo del Partito comunista di Pechino, ha affermato che la città aveva segnalato un nuovo focolaio di gruppi familiari, esortando i funzionari a intraprendere immediatamente azioni per interrompere la catena di trasmissione, ha riferito il Global Times. A livello nazionale, i casi accertati ieri sono stati 71, di cui 54 legati alla trasmissione interna. Pochi in rapporto ad altri Paesi, troppi per la tolleranza zero.

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