Coronavirus, diretta. Spagna: stato di emergenza fino al 24 maggio. Cina contro Pompeo: se ha prove su Wuhan le mostri

Coronavirus, diretta. Trump: riaprire presto anche a costo di più morti. Nel mondo 257.277 decessi
Coronavirus, diretta. Trump: riaprire presto anche a costo di più morti. Nel mondo ​257.277 decessi
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Mercoledì 6 Maggio 2020, 07:26 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 07:18

Sono oltre 257mila i morti nel mondo a causa della pandemia di coronavirus. I dati aggiornati della Johns Hopkins University parlano di 257.277 decessi, mentre i casi totali sono 3.663.824. Intanto negli Usa Trump spinge per riaprire presto anche a costo di contare più vittime. La Germania intanto proroga le limitazioni ai contatti fino al 5 giugno, allargando tuttavia i rapporti sociali agli appartenenti a due nuclei abitativi. Nella sola Mosca si contano più contagi che nell'intera Cina. 

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Spagna: stato di emergenza fino al 24 maggio
Il parlamento spagnolo ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza fino al 24 maggio dopo giorni di difficili negoziati e aspri scontri tra partiti. Lo riportano i media spagnoli. Il Pp, che con il partito d'estrema destra Vox si opponeva ad un prolungamento, alla fine si à astenuto. Contrari anche gli indipendentisti catalani di Izquierda Republicana. Il governo di Pedro Sanchez ha però potuto contare sul sostegno di Ciudadanos e altri partiti locali minori.


Trump senza mascherina
Donald Trump ha sollecitato la riapertura del Paese anche se il bilancio delle vittime di coronavirus sarà più pesante. «Non possiamo tener chiuso il nostro Paese per i prossimi cinque anni», ha detto in una azienda che produce mascherine. «Alcuni saranno colpiti duramente? Sì. Ma dobbiamo aprire il nostro Paese e dobbiamo aprirlo presto», ha incalzato. 
Trump ha visitato una fabbrica senza indossare una protezione facciale, come aveva promesso poche ore prima di arrivare. La sua platea era formata da persone sedute con addosso la mascherina, come prescrivono le linee guida del governo e le norme dell'azienda, ricordate anche in un cartello con la scritta «Per favore indossare sempre la vostra maschera».

Negli Usa 2.333 morti in 24 ore
È in forte aumento il bilancio dei decessi giornalieri provocati dal coronavirus negli Stati Uniti: nelle ultime 24 ore sono morte 2.333 persone, più del doppio rispetto alle 1.015 persone decedute il giorno precedente. È quanto emerge dal conteggio aggiornato della Johns Hopkins University. Il totale dei morti si attesta così a quota 71.031 a fronte di 1.203.502 casi.

 


Il Regno Unito: no prove su laboratori Wuahn
Il governo britannico è curioso ma non ha «visto alcuna prova» finora sull'ipotesi di un'origine in laboratorio o di una fuga da laboratori del virus del Covid-19. Lo ha detto il ministro della Sanità, Matt Hancock, durante un filo diretto su Sky, rispondendo a un telespettatore che citava i sospetti lanciati contro la Cina al riguardo dall'amministrazione Usa. «Abbiamo esaminato la questione, ma non abbiamo alcuna prova. Non ci sono prove - ha insistito - che il coronavirus sia stato prodotto dall'uomo». «Il presidente (americano) si è espresso con molta attenzione, ma noi non abbiamo visto le prove di un legame (con i laboratori di Wuhan) e quindi io non posso alimentare la discussione sulle accuse a cui il telespettatore si riferisce e di cui so che alcune persone parlano», ha aggiunto Hancock.

La Cina rifiuta indagine internazionale
La Cina non darà la priorità all'invito di esperti internazionali per indagare sull'origine del coronavirus fino a quando non sarà sconfitta la pandemia. Lo ha detto l'ambasciatore di Pechino alle Nazioni Unite a Ginevra. «Per sapere se o come avverrà l'invito, in questo momento dobbiamo avere la giusta impostazione di priorità e, d'altra parte, abbiamo bisogno della giusta atmosfera». ha detto Chen Xu ai giornalisti in un briefing online.

La Cina ha registrato martedì zero nuovi casi domestici di Covid-19 e solo due importati, entrambi accertati nella provincia di Shaanxi, mentre i nuovi asintomatici rilevati sono stati 20. La Commissione sanitaria nazionale, nei suoi aggiornamenti quotidiani, ha precisato che non ci sono stati decessi, restando quindi fermi a livello globale a 4.633, a fronte di contagi totali saliti a 82.883, comprensivi di 339 pazienti sotto trattamento e 77.911 casi di guarigione completa. Nell'Hubei, la provincia epicentro della pandemia, e nel capoluogo Wuhan, il focolaio del Covid-19, prosegue l'azzeramento dei nuovi casi, partito il 4 aprile e giunto ormai al 32 giorno di fila.

Il segretario di Stato americano Mike Pompeo «ha parlato molto negli ultimi tempi. Dice di avere enormi prove? Ce le mostri», ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in conferenza stampa, sulle «enormi prove» segnalate da Pompeo in un'intervista di domenica alla Abc, sull'origine del coronavirus che sarebbe «sfuggito» da un laboratorio di Wuhan. «Pompeo non può presentare evidenze, perché non ne ha. L'origine del Covid-19 è una questione per scienziati ed esperti», ha aggiunto Hua.


Belgio, oltre 8.000 morti
Sono più di cinquantamila le persone risultate positive al test per il Covid-19 in Belgio. Lo hanno dichiarato le autorità sanitarie di Bruxelles, spiegando che nelle ultime 24 ore sono 272 i nuovi casi registrati, per un totale di 50.781. Sono invece 110 le persone che hanno perso la vita in un giorno per complicanze legate al coronavirus, portando a 8.339 il totale dei deceduti in Belgio. Sono invece 2.849 le persone che attualmente si trovano ricoverate in ospedale dopo aver contratto il coronavirus, con 116 in più da ieri. Dei ricoverati, 646 versano in gravi condizioni. Per quanto riguarda i guariti, sono 12.731 le persone che secondo i medici hanno sconfitto l'infezione, 290 in più rispetto al precedente bollettino.


Due soli nuovi casi in Corea del Sud
La Corea del Sud ha registrato solo due nuovi casi di contagio da Covid-19, entrambi importati, evitando altre infezioni domestiche per il terzo giorno di fila. Nel complesso, i casi accertati sono saliti a 10.806, ha riferito il Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc). Già ieri, i casi annunciati sono stati appena 3, tutti importati, ai minimi di oltre due mesi. I decessi, inoltre, sono aumentati di una unità, a 255, mentre i guariti si sono attestati a 9.333, 50 in più del giorno precedente. Situazione calma e zero contagi a Daegu, la quarta città del Paese e il più grande focolaio del coronavirus, contando per il 64% circa delle infezioni complessive.

Bene Hong Kong
Per il 17mo giorno consecutivo ancora nessun contagio da coronavirus a Hong Kong. Lo ha reso noto il Centro per la protezione della salute della città cinese, secondo cui il numero di attualmente positivi resta di 1.040. La responsabile sanitaria della Regione amministrativa speciale, Sophia Chan, ha detto di sentirsi sollevata per il contenimento della pandemia a Hong Kong, ma ha assicurato che la situazione continuerà a essere monitorata, anche per intercettare eventuali casi importati dall'estero.

Crescono i casi in Germania ma scuole e negozi riapriranno
La Germania registra nelle ultime 24 ore 947 contagi, rispetto ai 685 segnalati ieri, e 165 decessi a causa della pandemia di coronavirus, a fronte dei 139 confermati ieri. Nel Paese, secondo i dati aggiornati dell'Istituto Robert Koch, sono 164.807 i casi di Covid-19 e 6.996 i morti dall'inizio dell'emergenza sanitaria. La Baviera, con 43.371 contagi e 2.001 decessi, resta la regione più colpita. A Berlino sono 6.092 i casi e 159 i morti.

La Germania si avvia alla riapertura dei negozi e delle scuole a maggio dopo settimane di lockdown. È quanto prevede un principio di accordo raggiunto tra la cancelliera Angela Merkel e i primi ministri regionali. «Anche dopo che le prime fasi di apertura sono state introdotte il 20 aprile, il numero di nuove infezioni è rimasto basso», si legge nel documento ottenuto dalla France Presse, senza «alcuna nuova ondata di infezione», giustificando una più audace fase di riapertura. Dall'incontro tra Merkel e i Laender è però trapelata anche l'intenzione di limitare i contatti sociali fino al 5 giugno.

Saranno i Laender tedeschi, d'ora in poi, ad assumere la responsabilità sull'allentamento delle misure restrittive. È quello che trapela dall'incontro fra la cancelliera e i presidenti delle regioni, secondo quanto scrive la Dpa. La condizione su cui ci si è accordati è che nelle città con oltre 50 nuove infezioni per 100 mila abitanti nel giro di 7 giorni si procederà di nuovo a delle misure restrittive.

Spagna, lieve aumento dei morti
Lieve aumento nel bilancio delle vittime da coronavirus in Spagna, dove i morti sono stati 244 nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il ministero della Salute di Madrid, citato dai media spagnoli. È la prima volta da sabato scorso che il numero è salito oltre 200. In totale sono 25.857 i decessi confermati finora e 220.325 i casi nel Paese, in aumento di 996 da ieri.

La Russia ritira i militari dall'Italia
Gli specialisti militari russi inizieranno a lasciare l'Italia domani, 7 maggio, dopo aver completato la missione di aiuto nella lotta al coronavirus. Lo annuncia il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu. «Domani inizieremo a ritirare le unità militari dall'Italia», ha detto Shoigu in una conference call, citata da Interfax.

Intanto è emerso che a Mosca nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 5.858 casi di coronavirus, per un totale di 85.973 infezioni confermate. La capitale russa supera così la Cina nei contagi confermati (83.968, secondo i dati della Johns Hopkins). L'aumento giornaliero del numero di persone infette a Mosca è stato pari al 7,3%. Lo riporta la task force nazionale anti- coronavirus, citata dalla Tass

Turismo italiano in ginocchio
Il coronavirus continua a devastare il turismo italiano: oltre 40mila imprese del comparto turistico italiano - secondo un'indagine di Demoskopika -rischiano il fallimento a causa della perdita di solidità finanziaria con una contrazione del fatturato di almeno 10 miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che si ripercuoterebbe immediatamente sul mercato del lavoro con una perdita di oltre 184mila posti. Già nei primi tre mesi dell'anno è di quasi 7mila unità in meno, contro un calo di 6mila del primo trimestre 2019, infatti, il saldo tra le imprese iscritte e quelle cessate. Il peggiore bilancio della nati-mortalità del sistema turistico dal 1995 ad oggi.

L'Austria prolunga controlli frontiere
L'Austria ha prolungato fino al 31 maggio i controlli alla frontiera 'anti-Covid' che dovevano scadere domani. Il provvedimento è stato prolungato con una nuova ordinanza del ministero degli Interni. Restano perciò chiusi anche i valichi minori (sentieri e strade alpine) tra l'Italia e l'Austria. Chi entra in Austria, come finora, deve stare per due settimane in quarantena oppure presentare l'esito di un test non più vecchio di quattro giorni.

Oltre 100mila casi in Iran
I casi di coronavirus in Iran hanno superato oggi la soglia dei centomila (101.650), con 1.680 contagi registrati nelle ultime 24 ore.
Rispetto ai giorni scorsi, continua l'aumento dei casi quotidiani dopo l'allentamento delle restrizioni in molte città. Le nuove vittime sono 78, per un totale di 6.418 decessi confermati dall'inizio della pandemia. I malati in terapia intensiva sono 2.735, mentre i pazienti guariti aumentano a 81.587. I test effettuati sono in tutto 531.275. Lo ha annunciato nel suo bollettino quotidiano il portavoce del ministero della Salute iraniano Kianoush Jahanpour.


In Tunisia 1.022 casi
La Tunisia registra nelle ultime 24 ore altri 4 nuovi contagi da coronavirus, che portano a 1022 il totale dei casi confermati nel Paese nordafricano. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi sono 43 mentre i guariti salgono da 406 a 482. I pazienti in rianimazione sono 18. Il direttore della Commissione nazionale del ministero della Sanità, Chokri Hammouda, ha dichiarato che la situazione epidemiologica in Tunisia è sotto controllo nella misura in cui il numero quotidiano dei guariti supera quello dei nuovi malati di coronavirus. La Tunisia ha allentato da lunedì scorso le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell'economia.

Protesta dei pazienti in Nigeria
Decine di pazienti che hanno contratto il coronavirus hanno protestato di fronte ad un centro di cura nello stato di Gombe, a nord-est della Nigeria, lamentando la mancanza di farmaci e di un'adeguata alimentazione. Lo riporta Bbc, specificando che i pazienti si sono mescolati ai membri della comunità durante una manifestazione ieri sera bloccando un'autostrada vicina nel villaggio di Kwadon, a circa 8 chilometri dalla omonima capitale dello Stato. Il commissario per la Salute di Gombe, Ahmed Gana, ha dichiarato alla Bbc che i pazienti sono asintomatici e non hanno perciò bisogno di medicine. Le autorità negano inoltre l'accusa relativa a un'alimentazione inadeguata. I funzionari hanno in seguito convinto i manifestanti a tornare nel centro di cura, ma sono preoccupati per un possibile contagio tra gli abitanti del villaggio usciti per assistere alla protesta, esortando l'autoisolamento di almeno 14 giorni per coloro che potrebbero avere avuto contatti con i pazienti durante la manifestazione. Lo stato di Gombe conferma attualmente circa 100 casi di coronavirus su un conteggio nazionale pari a 2.950 contagi, 98 i decessi. 

Congo, record di casi in un giorno
Il ministero della Sanità della Repubblica democratica del Congo ha confermato ieri 92 nuovi casi di coronavirus nel Paese, il più alto aumento registrato in un giorno dall'inizio dell'emergenza sanitaria a marzo. Sono stati rilevati circa 69 contagi nella capitale, Kinshasa, e altri 23 nella provincia del Congo Centrale, a sud-ovest della nazione. Il ministero ha aggiunto che sono stati esaminati 212 casi sospetti. Il carcere militare di Ndolo a Kinshasa è stato sanificato dopo che almeno 104 persone, tra i quali detenuti e personale di sicurezza, hanno contratto il virus. Il ministro della Sanità Eteni Longondo ha dichiarato che la situazione è sotto controllo nonostante il significativo aumento dei casi, con il governo che sta prendendo anche in considerazione la possibilità di riaprire le scuole. A oggi la Repubblica democratica del Congo ha segnalato 705 contagi e 34 decessi da Covid-19.


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